venerdì 29 ottobre 2010

Chapeau: Leighton Meester




Prendi questo, spilungona tettonazza di Blake Lively! Tiè!


Mi sono incantata a guardare queste foto, dev'essere perchè ieri sera ho visto l'ultima puntata uscita di Gossip Girl, del quale non parlerò..... se non espressamente richiesto.

...

Edddddaaaaaaaaaai!

Lo so, ci sono (ex) colleghe che mi odiano per questo, per aver rivelato l'aborto di Meredith all'ultima puntata, per aver detto che Chuck -ovviamente- non sarebbe morto...
E' che io non la televisione non la guardo molto perchè vedo tutte le mie serie preferite (e sono parecchie: Desperate Housewives, Grey's Anatomy, Mad Men, Brothers & Sisters... senza contare tutte quelle che ho già visto dall'inizio alla fine: Calirfornication, Samantha Chi?, Lipstick Jungle...) in streaming, quindi rimango al passo degli americani. Ok, giuro che non dico nient'altro.

Solo che a me, Serena Van Der Woodsen, quella di Gossip e quella reale, sta proprio sulle palle.
Sarà che mi ricorda una mia conoscenza, una di quelle che le conosci alle elementari e poi ti trascini i complessi fino alla tomba.
Una di quelle sempre perfette, sempre eleganti, sempre adorabili.
Quelle magari bassettine ma con le tettonazze, che hanno sempre generato in me una strana forma di invidia. Eh sì perchè diciamocelo: se gli uomini da adolescenti si misurano il pisello, noi ci misuriamo (a occhio certo, farlo con il righello sarebbe pressochè inutile) le tette. Con una vera e propria maratona a chi arriva prima....alla III.
Io avevo la I in prima media, la II in seconda media e....basta. Lì son rimasta. Con le tette bocciate in seconda media.
Invece no, ci sono quegli scherzi della natura alte 1.60 con le poppe e inspiegabilmente, sempre fidanzate con ragazzi alti. Perchè io, dall'alto del mio 1.77 che diventa 1.90 quando ho i tacchi (cioè sempre), faccio una fatica boia a trovare uno straccio di uomo single e alto (e lo sapete bene voi che avete letto della Pertica da giugno in poi), perchè se li sono presi tutti loro! Loro! Le bassettine con le tette!
Insomma, Madre Natura quando crea fa dei magheggi strani 'tolgo qua e metto là': un cicinìn di tette e 8 metri di gambe...il fianco largo come una portaerei e la fronte stretta..... il naso largo e il culo alto.
Finisce che della perfezione di Serena mi annoio e preferisco Blair tutta la vita.
Tiè a tutte le Serena van der Woodsen della mia vita.


giovedì 28 ottobre 2010

Una in meno nel Club delle Grasse

Finalmente è ufficiale, Mariah Carey non è grassa.


E' incinta.



Che dire, c'era da augurarselo.

Scherzo, sono felice per lei, almeno adesso tutte le stronze come me la smetteranno di marciarci sul fatto che assomigli ad una balena.
Avere un figlio a 40 anni non è una passeggiata, soprattutto se vi è già stato un aborto, quindi forza Mariah!
Eppure mi dispiace toglierla dalla mio personale archivio delle Grasse, mi compiaceva sapere che c'era anche cotanto ben di dio nella mia squadra.
C'è sempre la Whitney, ecco, quella sì che adesso si incazzerà. Lei non può mica dirlo di essere incinta.

martedì 26 ottobre 2010

La Cena

Alcuni di voi mi hanno chiesto come è andata effettivamente Quella Cena.
Bhè è andata bene, visto che c'è stato modo anche di litigare in seguito come qua fedelmente riprodotto.
Per chi volesse sapere cosa sedurre un uomo a tavola fate come me: il pomeriggio prima della cena andate in centro e compratevi un nuovo paio di scarpe da Zara (queste).
Vi aiuterà a sentirvi meglio.

Poi fate la spesa e comprate un dolce di quelli già pronti. Tipo quelli della Buitoni.
Fatto?

Ecco poi una volta a casa, tirate fuori dal congelatore lo spezzatino che ha fatto la mamma, si si proprio quello che ha la ricetta segreta talmente segreta che se glielo chiedi nemmeno lei sa come lo fa, quindi tanto vale non provarci nemmeno a farlo. Per l'occasione ho tirato fuori l'equivalente quantità che mi avrebbe nutrita per 3 settimane consecutive.
Poi ho preparato la spuma al prosciutto: ricetta facile facile, forse una delle poche cose che so effettivamente fare. Una specie di crema al prosciutto che sia da piccola (alle elementari) che da grande (all'università) mi ha sempre fruttato dei gran complimenti. E anche stavolta non è stato diverso.

Quindi ricapitolando: abbiamo l'antipasto (crostini con spuma al prosciutto), abbiamo il secondo (bhè la sera non mi pareva il caso di fare anche il primo)(spezzatino)…di contorno ci ho messo qualcosa di veramente rustico per omaggiare lo spezzatino della sua ruralità: la polenta rustide* e infine colpaccio con il dolce Buitoni al cioccolato (oh, a casa non ho manco lo sbatti uova, figuriamoci se ho farina uova zucchero cacao per fare una torta, anzi….già tanto che abbia comprato una tortiera).

Lui, conoscendo la mia reticenza al vino, ha portato una bottiglia di vodka e il gelato al limone. Così, per non farci mancare niente.

Dico solo che un uomo, per sopportare una cena tanto pesante, deve avere qualche buon motivo.

La cosa che però mi ha fatto riflettere negli ultimi giorni è che io sono rimasta fino all'ultimo, dell'ultimo, dell'ultimo secondo insicura sul fatto che gli potessi piacere o meno.
C'è voluta la torta, la vodka, il gelato al limone (limone? ti dice niente?), la puntata di Grey's Anatomy e... attenzione attenzione... ben 3 ore di film con Memorie di una Geisha (e mentre guardavo il film già pensavo che un giorno avrei scritto almeno un post intitolato 'Memorie di una Zitella') per arrivare da qualche parte.
Per come sono andate le cose (non vi racconto i dettagli pop porno, nah) sembra che alla fine della fiera sia stata io a corteggiarlo, sia stata io a mettere su tutto l'ambaradàn, sia stata io a cercarlo (con il messaggino del giovedì alle ore 17 come qualcuno di voi mi aveva consigliata).
Arrivare a questa conclusione è brutto: cazzo siamo donne, dovremmo essere prede, non cacciatrici. E chi se ne incula se tu sei timido, allora io? cosa devo essere, per forza emancipata per farti capire che mi piaci? Quello che vedo è che gli uomini si sono impigriti, se non sei tu, è un'altra, se non gliela dai tu (la cena, la patata, quello che volete...) sarà la prossima!

La cosa che mi domando a questo punto è: ma se io non avessi mandato quel messaggio e cucinato (o aver fatto finta di aver cucinato) a questo punto dove saremmo?


*rustide= dial. arrostita, alla brace.

venerdì 22 ottobre 2010

Naturalmente Snob

Io lo dico, mia figlia sarà così:




Trovo questa piccoletta qua così schifosamente effortlessly chic, snob, viziata, fastidiosa, dolce, cucciola e viziata già detto? Ma non riesco a farmela stare sulle palle.

Invece quelle squadra di calcio dei Brangelina sì, che mi stanno sulle palle.

giovedì 21 ottobre 2010

Guardando le Iene

Ore 22.45
Interno, casa.
Lui - '....Però sei pungente eh....'
Io - 'Acida e corrosiva direi. Perchè dici?'
Lui - [Pausa] 'Mmmh. Tendi ad attaccare.'
Io - 'Esempio. Sì perchè e no perchè. Sai, come a scuola.'
Lui -[Pausa] 'Ma per quella cosa che hai detto prima. Mi sono sentito giudicato. Criticato.'
Io - 'Ma no, ho solo detto che non è normale quello che fai [al lavoro]. Permetterai no che non è normale? Anche io ti ho detto che il mio lavoro lo potrei fare in mezza giornata e l'altra mezza dedicarmi ad altro. E' legittimo dire che non sia normale questo.'
Lui - [Pausa] 'Si ma è il modo, il tono con cui l'hai detto.'
Io - 'Senti, il mio alter ego si chiama Zitella Acida. Non puoi pretendere che diventi la Principessa del Mio Mini Pony in due giorni.'
Lui - [Pausa] 'Ma no dai, non intendevo questo'.

Epilogo
Ore 23.00
Io - 'Vado a casa in metro.'

Ti conosco mascherina!

I know my chicken...



Abito Emilio Pucci - Copricapo Gareth Pugh

So bene di essere sola (o quasi) in questa mia crociata, basta vedere anche qua: un altro articolo nel quale lei si racconta, l'ennesima autocelebrazione di quello che è diventata (grazie a Scott Schuman, non dimentichiamocelo) dopo anni e anni e anni (e anni) di gavetta.

I suoi virgolettati non sono altro che aneddoti su come vestirsi per un ballo in maschera (tra cui: non fare di te una caricatura, valorizza la tua bellezza. Ah! Sante parole!) o, come riportato dal NYMagazine, sacrificarsi sempre e comunque al culto estetico dell'eccentrico anche a costo di rimetterci in classe (e per classe non intendo quella della scuola, anche se qua può valere anche quella visto il suo racconto) ed emanare un gradevole odore di urina di gatto.

A questo proposito ricordo una teoria illustrata da Aldo Grasso, la teoria della soglia: quando una cosa raggiunge il suo massimo, si capovolge nel contrario. Sostanzialmente, mi sta talmente sulle palle, che mi piace per quanto non la sopporto.
Quindi, vai Anna, continua così che vai alla stragrande!


mercoledì 20 ottobre 2010

Luoghi Comuni

Si stava meglio quando si stava peggio.

Chi c'ha il pane non ha i denti.

Hai voluto la bicicletta? E adesso pedala!

'E' un lavoro per cui un milione di ragazze ucciderebbero.'

'Stai un anno lì e poi vai dove vuoi.'

'Prima da _____ non era Moda. Adesso, lavori nella Moda.'

'Ti devi abituare, sei solo all'inizio.'

'Qua va così. All'inizio arrivi e vuoi cambiare le cose, poi finisci che ti siedi e aspetti.'

'Ma almeno ti pagano bene?'

...

Sono solo alcuni dei pensieri che galleggiano nella mia mente in questo momento.
Ieri ho risentito la ragazza che mi ha cercata per fare l'opinionista a Loveline alla quale ho dovuto confermare che non potrò essere presente. Barlumi di professionalità che ancora sopravvivono in me.
A vedere come sta andando mi viene voglia di andare a vendere castagne su Corso Vittorio Emanuele.
I lavori sono come le storie d'amore. Vivono di passione, di mal di pancia, di tensione, di ansia.
Il mio precedente lavoro è stata la mia storia (d'amore) più lunga, dal momento in cui ho messo piede in quell'ufficio non è esistito nient'altro che quello, mi sono fatta succhiare il sangue, ho assorbito tutto quello che ho potuto dalla mia ex capa, ho preso appunti su ogni cosa, da come si rilegavano le fotocopie a cosa fare prima di un cambio di stagione. Ero innamorata come una quindicenne di quell'azienda: quell'amore cieco, fidato, ingenuo di chi è alla prima volta in tutto. Mostravo lungimiranza che non sapevo di avere, nascondevo la mia suscettibilità, mandavo giù tutti i piccoli rospi perchè ero orgogliosa di quel ruolo e di come c'ero riuscita ad arrivare.
Poi un giorno, un giorno come tanti altri, mi sono svegliata e ho aperto gli occhi: d'un tratto tutti quei rospi che avevo mandato giù erano diventati troppo grandi, non riuscivo più a dimenticarmene in virtù della voglia di fare e di dimostrare. D'un tratto, la magia, le stelline negli occhi e le farfalle nello stomaco sono sparite lasciando il posto allo sguardo triste, ai musi lunghi e ai piedi pesanti. L'amore era passato, era rimasto l'affetto per le relazioni umane, i ricordi delle feste, delle battute, dei pettegolezzi.
Un po' come nelle storie d'amore decennali, una mattina ti alzi e non riconosci più chi ti sta affianco.
Ho lasciato quell'azienda e non ne sono pentita.
Però per i lavori, come per i grandi Amori, non si può prescindere dai paragoni.
Il Primo Grande Amore, per quanto ci abbia fatto soffrire e disperare quando è finito, è pur sempre la prima grande sbornia di passione, di sentimento, di complicità. Tutte le storie d'amore paragonate ad esso ci rimettono: perchè non si avrà mai più quel beneficio di innocenza e ingenuità che caratterizza le Prime Volte. Certo è che poi, le storie successive vengono vissute con maggiore maturità, maggior consapevolezza dei rischi e razionalità, meno ingenuità ma anche minor possibilità di farsi male avendo già qualche esperienza.
Io mi ritrovo nella fase in cui ho lasciato un moroso che so di avere amato tanto, che aveva mille difetti e una manciata di preziosi ed impagabili pregi.
Mi ritrovo ora con un fidanzato che ha la stessa propensione all'affetto di un pluridivorziato di 55 anni, che ha una casa bellissima arredata senza una minima logica, con degli amici che mi hanno regalato sorrisi e mezzore di cordiali conversazioni che ora mi ignorano.

Eppure eccomi qua, mi sento come Carrie quando aspettava il russo nella camera del Ritz vestita dai migliori pezzi di couture del guardaroba, convinta che la sua esperienza a Parigi sarebbe stata favolosa e incredibilmente felice, perchè Big era stato uno stronzo una, due, dieci, cento, mille volte.


Brava mona.



P.S. Comunque oggi ho fatto la cacca.

martedì 19 ottobre 2010

Nuvole



Jil Sander - PE 2011

Elie Saab - PE 2011

Chanel - PE 2011

Num. 21 - PE 2011

Chloè - PE 2011

Max Mara - PE 2011

Valentino - PE 2011

Chloè - PE 2011

Valentino - PE 2011

Alberta Ferretti - PE 2011

Chloè - PE 2011

Chloè - PE 2011

Lanvin - PE 2011

Lanvin - PE 2011.


Swissssssssh.


lunedì 18 ottobre 2010

Ma anche NO: Nuove Mode

So che state aspettando trepidanti un racconto del mio week end... che dire, la latitanza dal web come ha giustamente notato uno dei miei più fedeli lettori (forse perchè ero il suo capo, ah ah!), è già di per sè è già una sufficiente risposta. Capiscc'a'mè!!!!

Invece stamattina nell'attesa di organizzarmi la giornata ho dato un occhiata ai blog che consulto: Andy di StyleScrapbook solitamente è impeccabile (forse una diarrea di post eccessiva, ma beata lei che di lavoro fa solo questo, se potessi anche io!) nello stile e nella scrittura, ha postato delle immagini del suo ultimo look. Nulla da dire, anzi sulle maxi gonne ci sto facendo una pensata anche io, l'unico dubbio che ho è che cappotto mi ci metto senza sembrare una 'scjampade di cjase' (trad. lett. scappata di casa) come dice mia madre e come si fa a mettere una gonna lunga d'inverno (trovala tu una gonna foderata di questi tempi) senza sembrare una musulmana in vacanza a Milano. Detto questo mi soffermo su una foto di dettaglio:

Dico io.... scherziamo? Veramente esiste qualcuno che lo trova carino questo abbinamento?

Ma io dico, MAMME, cosa insegnate alle vostre bambine? Non lo sapete forse che lo smalto scuro rimpicciolisce? Di fatto poi se è steso non su tutta l'unghia ma solo in una fascia, abbinato ad una splendida tonalità altrettanto allegra....rende l'unghia piccolissima! Una donna con le dita mozzate è più elegante!

Andy cara, avrai anche azzeccato la gonna, ma come dico sempre... la classe si vede nei dettagli!


sabato 16 ottobre 2010

La classe non è acqua

Lo so che non è carino fare così, però nel marasma delle peggio e malvestite che ci circonda ogni giorno è bello e rassicurante vedere che qualcuna sa ancora avere classe.


Abito - Erdem
Clutch e Pumps - Charlotte Olympia


Per fortuna non tutte si ispirano ad Anna Dello Russo.


giovedì 14 ottobre 2010

Non sono una signora

Comunque sono viva. Con il palo nel culo, ma viva.
Ho appena salutato una piccola delegazione delle mie ex colleghe che mi hanno dato linfa vitale per almeno un'altra settimana.
L'unica possibilità che ho di scrivere è quella di appuntare qualcosa su una mail durante il giorno e salvarla in bozze. Quindi ecco che vi incollo quanto ho prodotto ieri e oggi:

In mezzo al silenzio del nuovo ufficio e ancora in piena censura web, è difficile pensare a cosa succede fuori dalla finestra. E' difficile anche avere spunti. Come faccio a scrivere della Dello Russo per esempio se non so manco cosa si è messa l'ultima volta che è uscita?

Non navigo, non vedo, non so cosa succede. Potrebbe esserci stato un altro attentato tipo 11 settembre e io non lo saprei.

Se non me lo avessero detto a pranzo non saprei nemmeno chi è uscito da X factor (che poi mi era sembrata la prima volta in cui Dorina cantava veramente bene).

Non riesco a trovare il solitario in Windows 7.

Non riesco a farmi nemmeno le seghe mentali!

Oddio! Una mail!!!!!

Oh. E' il mio ex collega, quello gay. L'amore mio.

Colori indossati al 3 giorno: beige, bianco, blu. Giacca nera.

La mia borsa NO LOGO ha fatto furore. 'ma è nostra?' Vaglielo a dire che l'ho presa dalla coreana di porta genova.

Domani cominciamo alle 8,30 'ti dispiace?' - 'no macchè figurati'.

Il mio capo è molto giovane.

O non è sposato, o non gli piacciono gli anelli. Credo la prima.

La sua penna è di Cartier.

Mamma come sono provinciale a notare queste cose. Dovrei fare quella che se ne frega e trova tutto normale. Hai una penna di Cartier? Bah. Io mi sono trovata malissimo con loro.

Si veste benissimo. Vorrei fargli una foto ogni giorno e metterlo su thesartorialist. Cosa strana questa. Timore reverenziale credo. Lecchianaggio puro forse?

Colori indossati al 4 giorno: nero e verdone.

Un giochino. Ho trovato un giochino.

Picture puzzle. Minchia era più facile un sudoku. Caz. E' arrivato il mio capo. fuck!

...Spero che non mi abbia sgamato. Ma qua per avere tra domanda e risposta ci si mette mezza giornata.

'vedo che cominci a capirci qualcosa' spero che sia una specie di osservazione positiva del tipo 'al 4° giorno già ti sei tuffata e stai già nuotando nel casino'

L'help desk mi da del lei.

'La ringrazio signora. a risentirci' E pensare che dove stavo prima per ottenere qualcosa si finiva sempre per fare battute a sfondo sessuale.

Una tipa mi ha cercata. Le rispondo con una mail. Prima la cerco sulla rubrica per vedere se ha un minimo di presentazione, di indicazione dell'area. Niente. Mah, magari è nuova come me.

Si chiama Chiara. Nome da giovane. Metto il tu.

Caz. Mi risponde dandomi del lei.

Si vabbhè ma cazzo. Ma ripigliatevi!!!

_______________

Ore 23.08

Come promesso, ho mandato il messaggio al tipo. Alle 18.30 mi ha risposto alle 21. Mi ha detto che ieri mi ha pensata (si vabbhè ma scrivermi un messaggio no?) e voleva sapere come stava andando. Sabato forse ha un mezzo impegno, cerca di vedere se riesce a tirare pacco altrimenti facciamo domenica.

Gli ho risposto che mi faccia sapere che devo avvisare il catering.

P.S. Comunicazione di Servizio
Qualcuno ha problemi a lasciare commenti? Una gentile commentatrice mi ha segnalato via mail che spesso ha lasciato dei commenti senza vederli mai visualizzati.
Sappiate che io non modero i commenti (a meno che non si cominci ad entrare nel tunnel degli insulti gratuiti) tanto meno adesso che durante il giorno nemmeno ho internet. Quindi segnalatemelo qua, via mail o su facebook (La Zitella Acida o Ma ti sei vista).
Grazie!

martedì 12 ottobre 2010

Ore 23.46

In teoria domani avrò accesso a internet. Pare che la pergamena con la richiesta sia arrivata in all'ufficiale dell'esercito competente, questo l'abbia firmata e vidimata e adesso stia tornando in triplice copia presso le risorso umane. Dopo di che un unicorno bianco sarà incaricato di consegnarla all'ufficio IT dal quale partirà una chiamata per il mio interno al quale non risponderò perchè impegnata nell'induction presso l'altra sede per accordarsi al telefono e avere un ulteriore mio OK. Sarà quindi mia cura scrivere un'autocertificazione nella quale mi prendo la responsabilità della richiesta e la farò firmare al mio responsabile di area che di fatto poi la manderà attraverso la Posta Interna del Regno di nuovo all'help desk che poi deselezionando un semplice firewall mi renderà finalmente.... libera.
Ora capisco cosa prova la Cina.

Credo che quando rivedrò il logo di Google in homepage su mozilla avrò la tentazione di baciare lo schermo.

Ricordiamoci che questa settimana non solo è la mia prima settimana di lavoro, ma è anche la settimana più fredda da Giugno e l'unico mezzo per scaldarmi in casa fino a quando non accendono il riscaldamento, rimane il forno della cucina.
E a proposito di cucina, questa è la settiman della Cena. Quella Cena.

Accetto suggerimenti: se voglio fare la cena sabato, quando gli mando il messaggino per chiederglielo? Domani?

Minchia che seghe mentali. Eeeh vabbhè, capiamoci... A me piace farmi seghe mentali. Ecco, l'ho detto.


Day 2

Ore 14.10

Posso navigare solo nella intranet. Ultimo aggiornamento: 19 Aprile 2009.

Il mio interno non squilla.

La mia mail riceve ma nessuno manda. Mando io a me stessa, giusto per fare un test e per vedere come esce il mio nome. Ma tanto non posso controllare.

Sto meditando di pagare qualcuno per aggiornare i mie status di facebook durante questa mia assenza dal mondo virtuale.

Mi manca internet.

Mi manca il mio blog.

Mi mancano i commenti dei miei lovely lettori.

Mi manca controllare bloglovin.

Devo ancora vedere le sfilate di Chanel, Louis Vuitton e gli ultimi due gg della fashion week di Parigi su Style.

Il corriere della sera!!!! Il corriere della sera!!!! Chissà quante cose mi sto perdendo! La rubrica di Aldo Grasso!!! Aldooooo!

Mi manca controllare la mia posta personale e vedere se mi ha risposto la Pertica (ci teneva che gli dicessi come fosse andato il primo giorno di scuola. ci mancherebbe altro che disattendo le sue aspettative) e la mail della Zitella per vedere se mi ha risposto Alice.

Oddio. E' ritornata. Sto sull'attenti. Ore 14.32

Sto pensando che a forza di stare dritta comincio a sentire il mal di schiena.

A pranzo c'erano pizzoccheri. Lo stinco alla birra. Fagottini zola e pere. Per favore fatelo sapere quanto schifo fa lo zola con le pere.

Oggi non mi scappa la cacca.

Vedo i conflitti. Cani contro gatti. Uomini contro donne. Gay contro etero. Comunicazione contro marketing. Urss contro Usa.

Io devo essere la Svizzera, io devo essere la Svizzera.

Colori indossati al primo giorno: Nero beige.

Colori indossati al secondo giorno: nero grigio bianco. Touch di viola eliminato alle ore 14 per raggiunto massimo di sopportazione del fastidio.

Le estremità si scaldano solo dopo le 14. Prima è vietato dal regolamento aziendale.

A quest'ora Perez Hilton cominciava ad aggiornare il sito. Mi manca Perez.

Ieri ho visto Gossip Girl. La settimana che sono stata a casa sono rimasta indietro anche nello streaming delle serie e adesso c'ho il backlog da smaltire.

Io sono la Svizzera.

Ore 14.39

Mi guardano a vista.

Ore 17.40

E' arrivato il boss. Ansia.

'HTML è turco'.

'Tu che sei nuova cosa ne pensi?'

'sei stata brava, gli sei piaciuta'

'qua non ci sono orchi. Bhè oddio…..'

'Sono le 6 magari tu devi o vuoi andare…' - 'no, non devo'.



lunedì 11 ottobre 2010

La Rivolta degli Ex

E' andata. Il primo giorno ce lo semo levato dai maroni.

Ho la sensazione che dovrò imparare a giocare a Risiko per sopravvivere.
'Io non vedo colori, vedo conquiste' diceva Samantha, ecco più o meno sarà il caso che impari anche io, visto che comunque di colori là dentro non ce ne sono. Bianco e grigio.

Amici, avrei voluto tanto tanto tanto riuscire in quello che sto per raccontarvi, ma purtroppo non ce l'ho fatta.
Stavo per fare la cacca al mio primo giorno di lavoro. Quale migliore soddisfazione, quale migliore battesimo per un Primo Giorno? Infatti ieri sera, contrariamente a quanto in teoria ci si sarebbe aspettati da me, ero calmissima: mi sono gustata l'ultima puntata uscita di Mad Men interrotta solo dalla telefonata di 36 minuti con La Pertica (eh già, ma ve lo dico dopo).
Quindi come vuole la tradizione, quando uno si rilassa.... fa la cacca.
Ecco, c'ero quasi, già mi immaginavo con che parole raccontarvelo quando.... Nah. E' entrata una tipa e visto che lì i bagni non sono separati (neanche acusticamente) tanto io ho sentito lo scroscio della sua lieve pisciata, tanto lei avrebbe sentito me. Quindi op op...ferma tutto!
Però già immaginavo che l'avrei fatta bianca. Grigia al massimo.

Non preoccupatevi che non sto esplodendo, l'ho fatta a casa.

Tornando alla Pertica: mi ha chiamata dopo circa due ore. Vi confermo che l'Insignificante riccioluta di Vuitton munita è effettivamente la sua ex. Quella sua ex che si trascina da quando ho fatto la sua conoscenza a Marzo. Al telefono con lui mi sono ricordata per altro perchè gli sono saltata addosso (per essere precisi ci siamo saltati addosso a vicenda, ma vabbhè): perchè non lo capisco quando parla. Non una parola. Non una sillaba. Niente.
Pare che sia delle parti di Arezzo (aridaje) e di conseguenza gli mancano completamente determinati segmenti dell'alfabeto italiano. Anche con il volume al massimo e ripetendo 'eh? scusa?' non sono riuscita a dare un senso compiuto al suo discorso. Quindi, ho rifatto la svampita. Ovvio! Con la ex la situazione ancora non è chiara (è una storia di 8 anni, posso anche capire, per l'amor di dio...) a tal punto che mi sono messa a fare la Posta del Cuore anche con lui: 'ma sei sicuro che sia il caso di lasciarsi? cioè a me pare che sta cosa del lasciarvi vada avanti da marzo e se non ce la fate significa che non è proprio finita!'.
Certo che per essere una che se lo vorrebbe ancora fare non si capisce perchè certe volte apro la bocca.

Però sta succedendo qualcosa di strano con i miei ex. Mmh. Sarà il caso di sentire Paolo Fox in merito.
Non è possibile che al mio primo giorno di lavoro, nel primo meeting nel quale vengo coinvolta mi ritrovo davanti uno che mi sono fatta due anni fa.

No, proprio non è possibile.

Tra l'altro uno che avevo soprannominato ToyBoy, di 2 anni meno di me, coinquilino della mia ex coinquilina. Uno con cui mi ero tuttavia solo limitata a limonare pesantissimo (come mai in vita mia) al cinema, al punto che veramente non ricordo nemmeno per che film avessimo pagato il biglietto. Uno con cui non ci eravamo lasciati un cazzo bene. No, no. Proprio per niente.

Bene! Bel modo per cominciare!

domenica 10 ottobre 2010

10.10.10

Scendo dal treno dopo 2 ore e mezza di nausea su 4 totali di viaggio.
Sono distrutta, vestita a strati come insegna la mamma, carica come un mulo nel deserto, di valigie, borse, shopping di tela (con il pc 'fai che regga fai che regga fai che regga'), i capelli sono freschi di shampoo ma dopo due ore di poggiatesta faccio invidia ad un nido di piccioni, il trucco ai minerali si è smineralizzato prima di Brescia.

Momento Sliding Doors #1

Sono scesa verso la stazione dei Carabinieri, vicina all'uscita verso casa, ma decido di tornare indietro verso i tappeti mobili e di non affrontare la grande scalinata a causa del peso delle valigie.
Percorro il primo tappeto mobile. Sorpasso sulla destra un gruppo di turisti/signori di mezza età che non hanno ancora capito di essere scesi a Milano e di essere costretti a velocizzare il passo.
Sul secondo tappeto mobile aspetto pazientemente di venire avviata verso l'uscita (est?).

Momento Sliding Doors #2

Potevo pacificamente mantenere il passo di quelli davanti a me, invece NO. Decido di velocizzare, ho la nausea, sono stropicciata e ho sete. Tre validi motivi per avere fretta.
Ma ecco che alla mia sinistra vedo un signore molto alto. Alto. Mmmh. Dalla camminata sembra figo.
No, non può essere lui. Cazzo è veramente figo. Chi l'avrebbe mai detto che ci sono ancora dei bei uomini a Milano? Scendo con lo sguardo verso le mani, ha due trolley, li maneggia con destrezza. Alla sua sinistra una riccioluta che per la sua insignificanza estetica nemmeno mi soffermo ad osservare. Vedo solo un bauletto di Vuitton, motivo sufficiente per spostare il mio sguardo nuovamente su di lui. Indossa un vestito, blu. Maddai, è domenica. Non può avere il vestito anche di domenica. Non può, anche nelle mie fantasie erotiche più spinte alla domenica indossa la polo! Aspetto di scorgere il profilo.

Oh cazzo. Sembra lui.

No dai, non può essere che con tutte le volte in cui sono passata per il duomo con il mio miglior vestito e le mie migliori scarpe sperando di incrociarlo all'uscita dell'ufficio, con tutte le volte che sono passata sotto casa sua e ho lanciato un'occhiata al suo portone....lo becco proprio OGGI?
Sto per varcare l'uscita delle stazione, io devo andare dritta ma lui va verso i taxi quindi di fatto mi taglia la strada da sinistra. Alzo lo sguardo, lui lo abbassa.

Cazzo è lui. La Pertica.

Io tiro dritta, ridendo. Ma ridendo che tutti i barboni che mi hanno incrociata nel mio tragitto a piedi verso casa mi hanno riso in faccia di rimando.
No dai, non è vero. Non è possibile che con tutte le volte che io ho preso il treno e con tutte le volte che l'ha preso lui, ci becchiamo proprio oggi.
Chi era quella? Ancora la sua ex? Ma non si erano lasciati, qualcosa come a marzo? Ma poi lui mi ha scritto su linkedin quando? Un mese fa sarà stato ormai?
Bah.
Per essere certa una volta a casa gli ho mandato un sms: 'Potevi salutare!'.
Non risponde, dev'essere con l'Insignificante.

Sarebbe così cortese da...

Io - 'Io avrei il 26...'
Lei - 'Noi dovremmo avere il 24, solo che siamo lontani. Le dispiace?'

Odio cedere il mio posto sul treno, soprattutto quelle poche volte che è azzeccato (verso il senso di marcia). Io sono come al solito carica come un'utilitaria sulla Salerno - Reggio Calabria nell'agosto del 1992, ho la valigia versione Autunno/Inverno 2010 perchè zeppa di maglioni e sciarpe e la borsa del pc stracarica (contiene in via straordinaria anche il beauty case che in valigia non ci stava più) e il Vanity Fair nella sua versione più pesante grazie al coming-out di Tiz.
Dovrei cedere il mio fottutissimo posto num. 26 finestrino a Lei. Si perchè quei due sono così coglioni innamorati da non essersi posti la domanda 'ma come si prenoteranno mai due posti vicini in un treno?'. Basta chiederlo all'omino che ti vende il biglietto, basta segnalarlo alla macchinetta, basta prendere il caffè alla mattina!!!
E adesso? A me non me ne frega uno stracazzo se voi volete stare vicini!
Cos'è? E' questione di vita o di morte? Perchè io devo sbattermi e non sedermi al mio posto solo a causa della vostra negligenza? Perchè devo compiacermi dal posto 24 della vostra unione della quale non me ne frega una benemerita minchia? Perchè esistono coppie che sopravvivono alla distanza Oslo - New York e voi non potete sopravvivere guardandovi da una poltrona di distanza?
Ancor di più visto che so già che in due ore e mezza di viaggio non vi parlerete mezza volta e sarete seriamente assorti nei vostri cazzo di pc. Per consentire a voi di appoggiare la vostra testolina stanca sulla spalla dell'altro, io devo passare tutto il viaggio con una costante sensazione di vomito dovuta alla mia seduta contraria alla marcia del treno.
E persino scrivere queste poche righe sul taccuino mi risulta difficoltoso e faticoso quando io, in realtà, dovrei solo rilassarmi e stare tranquilla perchè domani è il mio primo giorno di lavoro!

Io - 'No, fa gnente.'

venerdì 8 ottobre 2010

Cimici, Ikea e Loveline

Sera 1

'Papiiiiiiiiiiiiii....' - 'Eh' - 'C'è una cimice in camera mia. In camera di Andrea ce ne sono tre'.

Sera 2

'Papiiiiiiiiiiiiii...' - 'Cosa.' - 'Vieni a fare il controllo puiese*? Io non chiudo la finestra che se no mi vengono addosso.'

Sera 3

'Papiiiiiiiiiiiii.....' - 'Dimmi' -- 'C'è una puiesa* sul tendone** di camera mia ma è incaaaaastrataaaa.' (allungare le vocali rende l'affermazione più vicina ad un lamento e con maggior carattere d'urgenza). Lui entra, la vede 'Ma dai quella rimane lì, non scende. E' addormentata' - 'Ma papà non sono manco le 10, come fa a dormire di già. Io lo so, quella aspetta che vada a dormire io e poi scenderà in picchiata sulla mia faccia. Guarda che io lo dico per te, perchè dove credi che vada stanotte alle 4 quando quella si sveglierà?' - 'Allora lascia accesa la luce del corridoio vediamo se esce.'
...
'Papiiiiiiiii è ancora lì' - 'Dai vedrai che non scende'.
Io esco dalle camere, sbatto la porta. Piano B.
Mamma 'Ce eeeeese?' (dal dialetto: 'cosa c'è?') - 'C'è una cimice in camera mia. Io non riesco a starci' - 'Vediamo sta cimice'. Mamma 'Ma è incastrata! E' in alto! Mi serve la scala'.
Scendo, vado in garage, prendo la scala, la trascino su per le scale, la porto in camera, prendo la carta igienica e consegno il tutto alla mamma.
Ore 23: Operazione cimice terminata.

* Puiesa, budiesa, puiese: Tutte espressioni dialettali che indicano le cimici.
**Tendone: Sempre dal dialetto italinizzato, si indicano i tendaggi (quelli in grande per capirci) delle finestre.

E questo è niente. Ieri sono andata all'Ikea con mia madre per la prima volta. Mi sto ancora riprendendo dalla stanchezza.

Piccolo sondaggio: mi hanno proposto di andare a fare l'opinionista a Loveline.
So che vorreste vedere la faccia che ho, e a parte in certi giorni del mese io non avrei il timore di mostrarla. Solo che dal momento in cui mostro veramente la mia faccia, la Zitella sostanzialmente muore, perchè la faccia sarà la mia, con tutti i rischi connessi a questo. Non ho ambizioni di diventare famosissima, a me piace scrivere e avere voi che leggete e mi commentate. E magari un giorno scrivere un libro. Ma ammetto che mi piacerebbe vedere come funziona un programma televisivo, ma forse per quello basterebbe andare a fare il pubblico a Forum.
C'è da dire che anche mi domando: su cosa mai dovrei fare l'opinionista? Sulla sifilide altrui? Sulle sembianze ricottose delle candide delle altre? Dovrei forse raccontare del quasi sesso senza quasi precauzioni con la Pertica?

lunedì 4 ottobre 2010

Storie di Vita Vera: Bentornata a Casa

Ecco il bentornato a casa della mio paesello: una bella scurreggia di cimice sul colletto della camicia non appena metto il naso fuori casa. Ah, bella la campagna.
Una cosa non si può dire della città: eccezione fatta per le zanzare d'estate, non vi sono altri insetti. Il bello dello smog. D'altronde se respiro aria marrone tutto l'anno qualcosa dovrò pur guadagnarci, no?
Inoltre ogni volta che vengo a casa e ci rimango per più di un week end (e talvolta anche nei soggiorni brevi) trovo una certezza, una garanzia di essere tornata laddove comanda ancora la natura: piove. E non piove come a Milano che piscia pioggia ininterrotta da ottobre a maggio, piove con il cielo incazzato. Poi si scazza durante il giorno. Poi si incazza di nuovo, e si scazza. E così via.

Piccole gioie della vita famigliare domestica: si mangia a mezzogiorno e mezzo e si cena alle sette e mezza. 'Tira fuori il pane' - 'cosa mangi stasera? vuoi il pollo?' (il pollo di rosticceria, non so se avete presente... il mio supermercato a Milano non lo fa, quindi per me mangiarlo è una festa) 'andiamo al mercato domani?' (il martedì di mercato, forse è dalla III media che non ci vado!)

Io che controllo le sfilate su style.com per vedere che cippa si è inventata la Phoebe Philo quest'anno e la mamma che parla con il televisore, coinvolta come un opinionista (ecco da chi ho preso) nell'odierna puntata de La Vita in Diretta. Per la cronaca, si parlava di adolescenti viziati.

Ieri sera non ho fatto in tempo a disfare la valigia che già all'ora del film sul divano (quella cagata della Pivetti su Rai1 mi ha costretto ad andare a dormire alle 10, per fortuna che avevo un bel libro da leggere: Veronica & Silvio I segreti della First Lady) mi ero incazzata: si stava parlando di una potenziale cena che devo preparare (sì sì sempre la stessa e sempre per lo stesso...ah non ve l'ho detto? Venerdì, dopo le lacrime di addio ai colleghi, l'ho rivisto!) e lei mi diceva di prendere il matterello, di arrotolare, di sbattere, di arrostire, di scaldare... Seeee, ho detto io...ma ti pare che adesso devo fare tutto sto sbattimento? - 'Ma chi vuoi che ti sposi se non sai fare niente?'.

Solo questa frase e 'arriva quando meno te lo aspetti' riescono a farmi raggiungere vette di ira che nemmeno la Strega Nera di Fantaghirò. Ma nemmeno la Regina di Cuori di Alice. Ma nemmeno la retail manager che mi ha tolto il sonno negli ultimi due anni.
Ma santa pazienza, ho una laurea da 110, un lavoro che mi aspetta in una delle più prestigiose aziende italiane di moda, vivo a Milano da sola e abbandonata come un cane su un autostrada, mi mantengo da 3 anni e secondo lei ancora non so fare niente?

Ecco, ho altri 6 gg come questo davanti a me. Vado, è ora di cena....

P.S. Si accettano suggerimenti su cosa cucinare cmq. Credo che srotolare il prosciutto crudo sul piatto non possa considerarsi una cena.

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