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lunedì 27 dicembre 2010
I Dieci Comandamenti della Zitella
Ma io dico, in sei mesi di onorata attività... NON AVETE CAPITO NIENTE?
E non parlo di me e della mia vita privata (che poi, c'è poco di privato quando si ha un blog)... ma dell'Orgoglio Zitello!
Come ve lo devo dire che Zitella non è uno status civile, non è uno status di Facebook...
Zitella è chi Zitella si sente!
Ci si può sentire Zitelle Acide anche dopo 15 anni di matrimonio e due figli, anche convivendo con l'Uomo che Stira o l'Uomo con Bimbi, anche da neosposine e anche da single! Ma sentirsi, e di conseguenza essere, Zitelle non è una condizione che dipende dalla presenza (o assenza) di un'altra persona nella nostra vita!
Sì, io sono una Zitella Acida.
E anche voi, branco di serpi che mi seguite lo siete. E lo so che una scarsa percentuale di voi è single e molte invece sono fidanzate, accompagnate o sposate.
Questo non impedirà a voi di trovarvi d'accordo con quello che scrivo e non impedirà di certo a me di scrivere!
Perchè esiste la Fondazione Orgoglio Zitello? Perchè essere Zitelle E' effettivamente un orgoglio.
Io, prima Zitelle tra le Zitelle, sono orgogliosa di essere quello che sono. Nel bene e nel male.
Io, rimango quello che sono, quest'ammasso di moralismo e di presunzione applicata a prescindere dalla persona che mi cammina o mi camminerà affianco.
Quindi amiche non siate gelose, io sono e rimango Zitella, esattamente come voi. Qualsiasi cosa accada non cambierò. Non cambierò carattere nè cambierò tanto meno nome!
Anzi, se non sono cambiata con tutto quello che mi è successo finora, fidatevi che non cambierò prossimamente.
Amiche io ho capito che sopratutto quando si passa molto tempo da sole si raggiungono soglie di autosufficienza inimmaginabili da chi è abituato a stare fidanzato. Inimmaginabili anche agli stessi uomini, ed è per questo che spesso si fa fatica a fare spazio nel cuore e nei cassetti quando arriva qualcuno.
Voglio solo specificare che si è Donne a prescindere dai compagni che abbiamo e che avremo.
Noi siamo quello che siamo: stronze, acide, moraliste, cattive, presuntuose, materne, consigliere, complici, dolci, introverse, entusiaste, timide, sante e puttane.
Noi possiamo essere tutto, possiamo essere delle moraliste con le amiche e materne con il fidanzato. Possiamo essere entusiaste con la mamma e cattive con le colleghe. Possiamo essere stronze con il fidanzato e puttane...con l'amante!
Insomma, quello che io ho sempre malsopportato è la concezione sempre benevola o positiva che si ha dell'uomo single, o meglio scapolo, in contrapposizione con la concezione sempre negativa che si attribuisce alla donna single.
Io sono qua per nutrire l'ego delle donne che sentono che senza Quello Là possa mancare loro qualcosa.
Io non voglio che voi ragazze vi sentiate menomate di qualcosa se vi trovate come me costrette ad andare ad un matrimonio senza un accompagnatore e nemmeno che vi ritroviate ad affittarne uno. Non voglio che nessuna di voi passi una vacanza come questa, non voglio che non cambiate telefono/pc/abbonamento perchè non avete un uomo che vi consiglia.
Possiamo essere donne felici, autosufficienti e autonome anche senza la presenza dei calzini sporchi seminati per casa, senza sacche della palestra maleodoranti in sala da pranzo, senza peli della barba che puntellano il lavandino del bagno.
Ma la cosa bella, è che possiamo essere felici ANCHE con i calzini sporchi seminati per casa (vuoi mettere la soddisfazioni di farglieli raccogliere?), anche con la sacca della palestra in sala (vuoi mettere fargliela raccogliere e svuotare in lavanderia?) e anche con il lavello puntellato di barba (vuoi mettere insegnargli a usare il Bref?).
Quelle fortunelle, che si sanno adattare al bene e al male di quello che la vita ci mette davanti la porta siamo Noi.
E qua, tra le commentatrici più assidue, ce n'è una che ha addirittura fatto nascere una creatura da sola. Che sta crescendo da sola. E non c'è fretta di considerarsi 'Quasi Fidanzate Ufficiali', per lo meno per quanto mi riguarda, perchè a me sembra che anche come mamma sola lei se la stia cavando alla grande. Certo, i bimbi andrebbero cresciuti con entrambi i genitori, ma gli uomini (e le donne) sono dotate di libero arbitrio, e se quello di lui non corrisponde con quello di lei...quello che ha l'utero vince. D'altra parte, se Madre Natura è Donna, un motivo ci sarà.
Siate quindi Zitelle, e rendetemi orgogliosa di voi.
E se vi capitasse di dimenticarvi le mie parole stampatevi questo semplice decalogo:
1. Zitella, non esiste nessuno più importante di te. O forse sì, ma solo la tua famiglia (ma sono ammesse deroghe);
2. Non regalare la tua dignità a nessuno e ricordati 'Io sono Mia';
3. Ricordati di celebrare le feste sempre con un vestito nuovo;
4. Onora Padre Yvo e Madre Coco;
5. Non uccidere. A meno che non ti abbiano rubato l'ultima taglia in saldo da sotto il naso;
6. Commetti atti impuri ma non passare per zoccola;
7. Non rubare nulla che ti puoi permettere: ricordati che esistono saldi, outlet e vendite di campionario;
8. Non negare l'evidenza, lascia questa deprecabile pratica agli uomini;
9. Non desiderare l'uomo delle altre. Ma se non è tua amica, fai pure. Ma limitati a desiderarlo e non a prendertelo;
10. Non desiderare roba d'altri, a meno che non te la possa permettere. In questo caso, fai in modo di ottenerla (ma vedi il settimo comandamento).
Spero di avervi fatto capire a sufficienza quindi che, a prescindere dal fatto che io possa essere o meno accompagnata, io sono e rimarrò la (vostra) Zitella Acida.
Per quanto riguarda Piccolo Uomo vi ho già detto che in queste pagine si è parlato di lui, evidentemente non siete state attente!
Vi ricordate quest'estate quando parlavo di una mitica cena? Quella cena che è stata posticipata e posticipata e poi ancora posticipata fino a giungere ad Ottobre inoltrato? Quello di cui si parla qui, qui e qui.
Quello. Lui è Piccolo Uomo. O Ken.
Sì, perchè lui ha letto il post 'No Ken No Man' e mi ha regalato il Ken a Santa Lucia.
Poi a Natale mi ha regalato il Lanvin.
No dico ma vi rendete conto di cosa mi avete costretta a fare? E sì, se ve lo state chiedendo lui legge il blog.
Ecco.
E non parlo di me e della mia vita privata (che poi, c'è poco di privato quando si ha un blog)... ma dell'Orgoglio Zitello!
Come ve lo devo dire che Zitella non è uno status civile, non è uno status di Facebook...
Zitella è chi Zitella si sente!
Ci si può sentire Zitelle Acide anche dopo 15 anni di matrimonio e due figli, anche convivendo con l'Uomo che Stira o l'Uomo con Bimbi, anche da neosposine e anche da single! Ma sentirsi, e di conseguenza essere, Zitelle non è una condizione che dipende dalla presenza (o assenza) di un'altra persona nella nostra vita!
Sì, io sono una Zitella Acida.
E anche voi, branco di serpi che mi seguite lo siete. E lo so che una scarsa percentuale di voi è single e molte invece sono fidanzate, accompagnate o sposate.
Questo non impedirà a voi di trovarvi d'accordo con quello che scrivo e non impedirà di certo a me di scrivere!
Perchè esiste la Fondazione Orgoglio Zitello? Perchè essere Zitelle E' effettivamente un orgoglio.
Io, prima Zitelle tra le Zitelle, sono orgogliosa di essere quello che sono. Nel bene e nel male.
Io, rimango quello che sono, quest'ammasso di moralismo e di presunzione applicata a prescindere dalla persona che mi cammina o mi camminerà affianco.
Quindi amiche non siate gelose, io sono e rimango Zitella, esattamente come voi. Qualsiasi cosa accada non cambierò. Non cambierò carattere nè cambierò tanto meno nome!
Anzi, se non sono cambiata con tutto quello che mi è successo finora, fidatevi che non cambierò prossimamente.
Amiche io ho capito che sopratutto quando si passa molto tempo da sole si raggiungono soglie di autosufficienza inimmaginabili da chi è abituato a stare fidanzato. Inimmaginabili anche agli stessi uomini, ed è per questo che spesso si fa fatica a fare spazio nel cuore e nei cassetti quando arriva qualcuno.
Voglio solo specificare che si è Donne a prescindere dai compagni che abbiamo e che avremo.
Noi siamo quello che siamo: stronze, acide, moraliste, cattive, presuntuose, materne, consigliere, complici, dolci, introverse, entusiaste, timide, sante e puttane.
Noi possiamo essere tutto, possiamo essere delle moraliste con le amiche e materne con il fidanzato. Possiamo essere entusiaste con la mamma e cattive con le colleghe. Possiamo essere stronze con il fidanzato e puttane...con l'amante!
Insomma, quello che io ho sempre malsopportato è la concezione sempre benevola o positiva che si ha dell'uomo single, o meglio scapolo, in contrapposizione con la concezione sempre negativa che si attribuisce alla donna single.
Io sono qua per nutrire l'ego delle donne che sentono che senza Quello Là possa mancare loro qualcosa.
Io non voglio che voi ragazze vi sentiate menomate di qualcosa se vi trovate come me costrette ad andare ad un matrimonio senza un accompagnatore e nemmeno che vi ritroviate ad affittarne uno. Non voglio che nessuna di voi passi una vacanza come questa, non voglio che non cambiate telefono/pc/abbonamento perchè non avete un uomo che vi consiglia.
Possiamo essere donne felici, autosufficienti e autonome anche senza la presenza dei calzini sporchi seminati per casa, senza sacche della palestra maleodoranti in sala da pranzo, senza peli della barba che puntellano il lavandino del bagno.
Ma la cosa bella, è che possiamo essere felici ANCHE con i calzini sporchi seminati per casa (vuoi mettere la soddisfazioni di farglieli raccogliere?), anche con la sacca della palestra in sala (vuoi mettere fargliela raccogliere e svuotare in lavanderia?) e anche con il lavello puntellato di barba (vuoi mettere insegnargli a usare il Bref?).
Quelle fortunelle, che si sanno adattare al bene e al male di quello che la vita ci mette davanti la porta siamo Noi.
E qua, tra le commentatrici più assidue, ce n'è una che ha addirittura fatto nascere una creatura da sola. Che sta crescendo da sola. E non c'è fretta di considerarsi 'Quasi Fidanzate Ufficiali', per lo meno per quanto mi riguarda, perchè a me sembra che anche come mamma sola lei se la stia cavando alla grande. Certo, i bimbi andrebbero cresciuti con entrambi i genitori, ma gli uomini (e le donne) sono dotate di libero arbitrio, e se quello di lui non corrisponde con quello di lei...quello che ha l'utero vince. D'altra parte, se Madre Natura è Donna, un motivo ci sarà.
Siate quindi Zitelle, e rendetemi orgogliosa di voi.
E se vi capitasse di dimenticarvi le mie parole stampatevi questo semplice decalogo:
1. Zitella, non esiste nessuno più importante di te. O forse sì, ma solo la tua famiglia (ma sono ammesse deroghe);
2. Non regalare la tua dignità a nessuno e ricordati 'Io sono Mia';
3. Ricordati di celebrare le feste sempre con un vestito nuovo;
4. Onora Padre Yvo e Madre Coco;
5. Non uccidere. A meno che non ti abbiano rubato l'ultima taglia in saldo da sotto il naso;
6. Commetti atti impuri ma non passare per zoccola;
7. Non rubare nulla che ti puoi permettere: ricordati che esistono saldi, outlet e vendite di campionario;
8. Non negare l'evidenza, lascia questa deprecabile pratica agli uomini;
9. Non desiderare l'uomo delle altre. Ma se non è tua amica, fai pure. Ma limitati a desiderarlo e non a prendertelo;
10. Non desiderare roba d'altri, a meno che non te la possa permettere. In questo caso, fai in modo di ottenerla (ma vedi il settimo comandamento).
Spero di avervi fatto capire a sufficienza quindi che, a prescindere dal fatto che io possa essere o meno accompagnata, io sono e rimarrò la (vostra) Zitella Acida.
Per quanto riguarda Piccolo Uomo vi ho già detto che in queste pagine si è parlato di lui, evidentemente non siete state attente!
Vi ricordate quest'estate quando parlavo di una mitica cena? Quella cena che è stata posticipata e posticipata e poi ancora posticipata fino a giungere ad Ottobre inoltrato? Quello di cui si parla qui, qui e qui.
Quello. Lui è Piccolo Uomo. O Ken.
Sì, perchè lui ha letto il post 'No Ken No Man' e mi ha regalato il Ken a Santa Lucia.
Poi a Natale mi ha regalato il Lanvin.
No dico ma vi rendete conto di cosa mi avete costretta a fare? E sì, se ve lo state chiedendo lui legge il blog.
Ecco.
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Orgoglio Zitello,
Piccolo Uomo
domenica 26 dicembre 2010
Natale: The Day After
Chi l'avrebbe mai detto che una blogger semidilettante come me, acida come uno yogurt Activia agli agrumi lasciato fuori dal frigo, si sarebbe commossa leggendo i vostri commenti?
Siete, anzi direi meglio siamo, un branco di acidelle incomprese (ma forse neanche tanto) stronze e agrodolci come l'arrosto di tacchino con le prugne e le vostre parole sono state dolcissime e non so come ringraziarvi.
Io ho passato un bel Natale, qualche lacrimuccia c'è stata ma è normale.
La mia lacrimuccia l'ho versata, come sempre, durante la Messa quando mi sono messa a ricordare quando io e mio fratello ci davamo il gomito sparlottando di tutta la gente in chiesa.
Da qualche anno stiamo però creando delle nuove consuetudini, che non sono nemmeno ancora 'tradizioni' ma sono delle maniere per tenerci lontani da quei luoghi della mente nei quali finiremmo se fossimo soli.
Ecco quindi che siamo finiti a casa della Zia, che ha preparato la torta più buona del MondoUniversoSpazio. Un alimento inserito nei beni protetti dall'Unesco. Una torta che mi faceva quando ero piccola e che è passata alla storia. Una torta che ha una fama (e una fame) che la precede. Ci sono decine di foto di me, piccola pallottola di grasso infantile, che azzanno una fetta di quella torta che non sono nemmeno seienne.
I figli di mio cugino erano stranamente più pacifici del solito (significa che urlando, non hanno spaccato i vetri sto giro) probabilmente a causa dell'overdose di cibo.
La Wii me la sono scampata (ma possibile che un bimbo di 5 anni riesca a battermi in una tecnologia che io dovrei conoscere meglio di lui che manco sa leggere?) ma non i Lego.
E proprio giocando con i Lego ho capito quello che avevo sentito alla radio qualche settimana fa, cioè che quando sai che un bimbo (che sia cugino, nipote, figlio, conoscente o completamente estraneo) sai che vuole una certa cosa per Natale, cascasse il mondo tu quella cosa L'AVRAI.
Anche a costo di uccidere barriere umane di commessi.
Anche a costo di strapparlo dalle mani di un altro genitore disperato.
Anche a costo di percorrere kilomentri per averlo.
Anche a costo di sfondare a spallate le porte di un negozio appena chiuso.
Quando compri un regalo per un bambino ricevi il mandato direttamente da Dio che ti parla in sogno attraverso l'Arcangelo Gabriele e quello che ho visto io mi ha detto 'Tu! Donna! -Anzi no- Zitella Acida! Un bidone di lego devi trovare se Wii non vorrai affrontare!'
Ora, avete presente quanto possa essere difficile trovare un bidone di Lego? No perchè adesso vendono solo scatole con dentro lo stretto necessario per montare il modellino di elicottero, piuttosto che del camion dei pompieri piuttosto che della stazione di benzina.
Praticamente, l'Ikea: Scatola + Istruzioni + Montaggio = Soddisfazione.
Poretti sti bambini che non sviluppano più la fantasia! Vivranno in mondo pretagliato, premontato, prescaldato e presbagliato! Ecco che quindi, imbracciando il mio regalo a sorpresa di cui parlerò dopo, l'ombrello e la borsa ho scandagliato tutti i negozi di giocattoli del paese.
Presa già dal panico del dover andare ad affrontare un grande magazzino di giocattoli al di là della prateria, un negozio dal nome inquietante 'Toys' (come se per noi donne ci fosse un negozio che si chiama 'Shoes'. Potremmo entrarci e venire inghiottite), ho affrontato i due negozi di giocattoli più forniti del paese con delle dovute pause presso il reparto Barbie...
...Ma senza successo. Pare che alla vigilia cercare un bidone di Lego sia 'troppo tardi'.
Ecco però che con la forza dell'Armageddon ho rimesso piede in un negozio nel quale non entravo da quando si usavano ancora le lire: la Coop.
E lì, dietro agli action figures di Ben10, l'arredamento di Hello Kitty, l'asse per stirare di Ciccina Bella la Bambolina...eccolo! Il bidone di Lego che mi farà guadagnare la Salvezza Eterna!
Peccato che poi, al supermercato vicino casa nel quale sono andata a comprare le ultime cose (alimentari) che servivano per usufruire di un buono sconto (a voi capita mai di avere un buono sconto sulla spesa e nonostante non vi serva niente andate comunque a comprare qualcosa?) nel reparto giocattoli dimenticato da dio ecco che trovo lo stesso fottuto bidone a 5 € di meno.
Che sommati a 5 € di sconto che avevo come buono significa che avrei pagato 10 € di meno.
E Vaffanculo Babbo Natale.
Non senza un filo di sadismo ho evitato la consegna dei regali fino alla fine del pasto, ma poi c'è stata anche una certa soddisfazione nel vederli costruire la qualunque con quei mattoncini colorati. E devo dire che anche vedere mio papà, un omone di 76 anni, piegarsi per giocare con un bimbo di 5 con i Lego ha il suo perchè:
Passiamo invece ora al Mio natale.
E' andato bene. E lo dico sottovoce, timidamente, perchè fino adesso l'ho solo pensato. E l'ho pensato come si pensano quelle cose di cui si ha paura, perchè io ho paura di stare bene. Anzi, io non ho paura di stare bene, io ho paura di stare male dopo che sono stata bene. Perchè lo scompenso è grande.
Forse è merito di qualcuno, anzi direi proprio di sì e sono qua per dirvi che ho scoperto un uomo ancora più sexy dell'Uomo con Bimbi. E non è il Principe con Bimbi.
Allora c'è l'Uomo che Cucina, poi c'è l'Uomo che Stira, poi c'è l'Uomo con Bimbi.
Amiche, io ne ho trovato un altro.
L'Uomo che Fa La Coda.
Da Lanvin.
Cuore.
Bhè, voi che guardate questo blog sapete che della collezione di Lanvin non ne avevo mai parlato perchè.... mi pareva che se ne stesse già parlando a sufficienza.
Quella collezione ha avuto una copertura mediatica (soprattutto su internet) che nemmeno il Nobel per la Pace Liu Xiaobo. Quando è uscita ne avevo già le palle piene da quanto se ne stava parlando: c'erano immagini della Dello Russo, della Ferrogna e di tutte le blogger del mondo universo.
Avevo la certezza matematica che la collezione sarebbe andata sold out al primo giorno, esattamente come lo scorso anno quella di Jimmy Choo. Ecco che quindi come spesso accade, se una cosa sai di non poterla avere, decidi di non volerla.
Io avevo deciso che non volevo Lanvin.
Nemmeno quando ho saputo che una mia amica avrebbe fatto la levataccia alle 5 per presentarsi davanti alle porte del negozio in San Babila. Potevo accodarmi a lei, ma onestamente mi pareva troppo. Come mi ha fatto notare Simone, da poco ritornato nei pubblico dei commentatori, spesso è molto più snob non esserci.
Tuttavia quindi non riesco a spiegarmi come mai, quando ho estratto la custodia porta abiti dalla carta regalo, sia entrata in una specie di attacco epilettico urlando: 'LANVIN! LANVIN! LANVIN! ODDIO LANVIN! LANVIN! LANVIN!' che si è protratto per l'intera giornata, quando anzichè augurare un Buon Natale mi ritrovavo ad augurare, all'uscita della chiesa, un 'Buon Lanvin e un felice anno nuovo'.
Dalla shopping con la coccarda ho capito che si trattava di un acquisto fatto il primo giorno di uscita della collezione (no dico, è stato UN MESE senza dirmi niente?) ma onestamente ho pensato che, trotterellando per il centro nel pomeriggio di quel giorno di Novembre sia inciampato per caso da H&M e abbia usufruito della possibilità di accapararsi ancora qualche pezzo rimasto dopo il passaggio delle cavallette della mattina.
Invece no, scoprire che una notte di un mese fa come i re Magi, il nostro Piccolo Uomo si è seduto a terra accompagnato da un amico (di cui ancora non mi vuole svelare l'identità probabilmente per rispetto alla sua dignità di uomo) con tanto (oro, incenso e mirra) di zaino, thermos di thè caldo, biscotti e computer per guardarsi un film nell'attesa della Stella Cometa... bhè, non ha prezzo.
Cosa gli ho regalato io?
Bhè, quello che ho preso io al confronto di quel vestito è un insulto.
Rimedierò, domani.
O a Capodanno. Si sa cosa si fa a Capodanno...
A proposito di Capodanno. In montagna.
Io mi immaginavo una due giorni di neve durante la quale il Piccolo Uomo sarebbe andato a sciare e io sarei rimasta in casa acucinare scaldare cibi già cotti e leggere tomi e tomi di libri che ho sempre voluto leggere (Anna Karenina in backlog da 2 anni).
Invece no.
Piccolo Uomo non scia quest'anno.
Andremo a rotolarci nella neve come in un film porno austriaco.
Ci rotoleremo giù dai dirupi con gli slittini. Con i ciambelloni.
'Porta indumenti impermeabili' - 'Ma perchè questi pantaloni (velluto coste stretch) non vanno bene?' - 'Finirai nella neve' - 'Ma ho solo la salopette che ho messo in seconda superiore! E' L'Antisesso! Sembro la morosa di Shrek con un vestito rubato all'omino Michelin! Sembro Bombolo!'.
Avete presente quando ho detto 'Riesumerò gli anfibi della V superiore?'. Ecco.
Mia madre li ha buttati.
Sacrilegio.
Dovrò mettere la salopette antisesso con i tronchetti di Prada.
Oddio che schifo faccio fatica persino a scriverlo!
No, metterò l'antisesso con i doposci di mio fratello, di almeno 3 taglie più grandi. Che se tiro una pedata a qualcuno mi finisce lo stivale giù per la vallata.
Per me andare in montagna è come per la Santanchè andare nel campo nomadi. Con la Kelly di Hermes.
Spero che abbiate passato tutti un sereno Lanvin e che vi aspetti un felice anno nuovo.
Siete, anzi direi meglio siamo, un branco di acidelle incomprese (ma forse neanche tanto) stronze e agrodolci come l'arrosto di tacchino con le prugne e le vostre parole sono state dolcissime e non so come ringraziarvi.
Io ho passato un bel Natale, qualche lacrimuccia c'è stata ma è normale.
La mia lacrimuccia l'ho versata, come sempre, durante la Messa quando mi sono messa a ricordare quando io e mio fratello ci davamo il gomito sparlottando di tutta la gente in chiesa.
Da qualche anno stiamo però creando delle nuove consuetudini, che non sono nemmeno ancora 'tradizioni' ma sono delle maniere per tenerci lontani da quei luoghi della mente nei quali finiremmo se fossimo soli.
Ecco quindi che siamo finiti a casa della Zia, che ha preparato la torta più buona del MondoUniversoSpazio. Un alimento inserito nei beni protetti dall'Unesco. Una torta che mi faceva quando ero piccola e che è passata alla storia. Una torta che ha una fama (e una fame) che la precede. Ci sono decine di foto di me, piccola pallottola di grasso infantile, che azzanno una fetta di quella torta che non sono nemmeno seienne.
I figli di mio cugino erano stranamente più pacifici del solito (significa che urlando, non hanno spaccato i vetri sto giro) probabilmente a causa dell'overdose di cibo.
La Wii me la sono scampata (ma possibile che un bimbo di 5 anni riesca a battermi in una tecnologia che io dovrei conoscere meglio di lui che manco sa leggere?) ma non i Lego.
E proprio giocando con i Lego ho capito quello che avevo sentito alla radio qualche settimana fa, cioè che quando sai che un bimbo (che sia cugino, nipote, figlio, conoscente o completamente estraneo) sai che vuole una certa cosa per Natale, cascasse il mondo tu quella cosa L'AVRAI.
Anche a costo di uccidere barriere umane di commessi.
Anche a costo di strapparlo dalle mani di un altro genitore disperato.
Anche a costo di percorrere kilomentri per averlo.
Anche a costo di sfondare a spallate le porte di un negozio appena chiuso.
Quando compri un regalo per un bambino ricevi il mandato direttamente da Dio che ti parla in sogno attraverso l'Arcangelo Gabriele e quello che ho visto io mi ha detto 'Tu! Donna! -Anzi no- Zitella Acida! Un bidone di lego devi trovare se Wii non vorrai affrontare!'
Ora, avete presente quanto possa essere difficile trovare un bidone di Lego? No perchè adesso vendono solo scatole con dentro lo stretto necessario per montare il modellino di elicottero, piuttosto che del camion dei pompieri piuttosto che della stazione di benzina.
Praticamente, l'Ikea: Scatola + Istruzioni + Montaggio = Soddisfazione.
Poretti sti bambini che non sviluppano più la fantasia! Vivranno in mondo pretagliato, premontato, prescaldato e presbagliato! Ecco che quindi, imbracciando il mio regalo a sorpresa di cui parlerò dopo, l'ombrello e la borsa ho scandagliato tutti i negozi di giocattoli del paese.
Presa già dal panico del dover andare ad affrontare un grande magazzino di giocattoli al di là della prateria, un negozio dal nome inquietante 'Toys' (come se per noi donne ci fosse un negozio che si chiama 'Shoes'. Potremmo entrarci e venire inghiottite), ho affrontato i due negozi di giocattoli più forniti del paese con delle dovute pause presso il reparto Barbie...
...Ma senza successo. Pare che alla vigilia cercare un bidone di Lego sia 'troppo tardi'.
Ecco però che con la forza dell'Armageddon ho rimesso piede in un negozio nel quale non entravo da quando si usavano ancora le lire: la Coop.
E lì, dietro agli action figures di Ben10, l'arredamento di Hello Kitty, l'asse per stirare di Ciccina Bella la Bambolina...eccolo! Il bidone di Lego che mi farà guadagnare la Salvezza Eterna!
Peccato che poi, al supermercato vicino casa nel quale sono andata a comprare le ultime cose (alimentari) che servivano per usufruire di un buono sconto (a voi capita mai di avere un buono sconto sulla spesa e nonostante non vi serva niente andate comunque a comprare qualcosa?) nel reparto giocattoli dimenticato da dio ecco che trovo lo stesso fottuto bidone a 5 € di meno.
Che sommati a 5 € di sconto che avevo come buono significa che avrei pagato 10 € di meno.
E Vaffanculo Babbo Natale.
Non senza un filo di sadismo ho evitato la consegna dei regali fino alla fine del pasto, ma poi c'è stata anche una certa soddisfazione nel vederli costruire la qualunque con quei mattoncini colorati. E devo dire che anche vedere mio papà, un omone di 76 anni, piegarsi per giocare con un bimbo di 5 con i Lego ha il suo perchè:
Passiamo invece ora al Mio natale.
E' andato bene. E lo dico sottovoce, timidamente, perchè fino adesso l'ho solo pensato. E l'ho pensato come si pensano quelle cose di cui si ha paura, perchè io ho paura di stare bene. Anzi, io non ho paura di stare bene, io ho paura di stare male dopo che sono stata bene. Perchè lo scompenso è grande.
Forse è merito di qualcuno, anzi direi proprio di sì e sono qua per dirvi che ho scoperto un uomo ancora più sexy dell'Uomo con Bimbi. E non è il Principe con Bimbi.
Allora c'è l'Uomo che Cucina, poi c'è l'Uomo che Stira, poi c'è l'Uomo con Bimbi.
Amiche, io ne ho trovato un altro.
L'Uomo che Fa La Coda.
Da Lanvin.
Cuore.
Bhè, voi che guardate questo blog sapete che della collezione di Lanvin non ne avevo mai parlato perchè.... mi pareva che se ne stesse già parlando a sufficienza.
Quella collezione ha avuto una copertura mediatica (soprattutto su internet) che nemmeno il Nobel per la Pace Liu Xiaobo. Quando è uscita ne avevo già le palle piene da quanto se ne stava parlando: c'erano immagini della Dello Russo, della Ferrogna e di tutte le blogger del mondo universo.
Avevo la certezza matematica che la collezione sarebbe andata sold out al primo giorno, esattamente come lo scorso anno quella di Jimmy Choo. Ecco che quindi come spesso accade, se una cosa sai di non poterla avere, decidi di non volerla.
Io avevo deciso che non volevo Lanvin.
Nemmeno quando ho saputo che una mia amica avrebbe fatto la levataccia alle 5 per presentarsi davanti alle porte del negozio in San Babila. Potevo accodarmi a lei, ma onestamente mi pareva troppo. Come mi ha fatto notare Simone, da poco ritornato nei pubblico dei commentatori, spesso è molto più snob non esserci.
Tuttavia quindi non riesco a spiegarmi come mai, quando ho estratto la custodia porta abiti dalla carta regalo, sia entrata in una specie di attacco epilettico urlando: 'LANVIN! LANVIN! LANVIN! ODDIO LANVIN! LANVIN! LANVIN!' che si è protratto per l'intera giornata, quando anzichè augurare un Buon Natale mi ritrovavo ad augurare, all'uscita della chiesa, un 'Buon Lanvin e un felice anno nuovo'.
Dalla shopping con la coccarda ho capito che si trattava di un acquisto fatto il primo giorno di uscita della collezione (no dico, è stato UN MESE senza dirmi niente?) ma onestamente ho pensato che, trotterellando per il centro nel pomeriggio di quel giorno di Novembre sia inciampato per caso da H&M e abbia usufruito della possibilità di accapararsi ancora qualche pezzo rimasto dopo il passaggio delle cavallette della mattina.
Invece no, scoprire che una notte di un mese fa come i re Magi, il nostro Piccolo Uomo si è seduto a terra accompagnato da un amico (di cui ancora non mi vuole svelare l'identità probabilmente per rispetto alla sua dignità di uomo) con tanto (oro, incenso e mirra) di zaino, thermos di thè caldo, biscotti e computer per guardarsi un film nell'attesa della Stella Cometa... bhè, non ha prezzo.
Cosa gli ho regalato io?
Bhè, quello che ho preso io al confronto di quel vestito è un insulto.
Rimedierò, domani.
O a Capodanno. Si sa cosa si fa a Capodanno...
A proposito di Capodanno. In montagna.
Io mi immaginavo una due giorni di neve durante la quale il Piccolo Uomo sarebbe andato a sciare e io sarei rimasta in casa a
Invece no.
Piccolo Uomo non scia quest'anno.
Andremo a rotolarci nella neve come in un film porno austriaco.
Ci rotoleremo giù dai dirupi con gli slittini. Con i ciambelloni.
'Porta indumenti impermeabili' - 'Ma perchè questi pantaloni (velluto coste stretch) non vanno bene?' - 'Finirai nella neve' - 'Ma ho solo la salopette che ho messo in seconda superiore! E' L'Antisesso! Sembro la morosa di Shrek con un vestito rubato all'omino Michelin! Sembro Bombolo!'.
Avete presente quando ho detto 'Riesumerò gli anfibi della V superiore?'. Ecco.
Mia madre li ha buttati.
Sacrilegio.
Dovrò mettere la salopette antisesso con i tronchetti di Prada.
Oddio che schifo faccio fatica persino a scriverlo!
No, metterò l'antisesso con i doposci di mio fratello, di almeno 3 taglie più grandi. Che se tiro una pedata a qualcuno mi finisce lo stivale giù per la vallata.
Per me andare in montagna è come per la Santanchè andare nel campo nomadi. Con la Kelly di Hermes.
Spero che abbiate passato tutti un sereno Lanvin e che vi aspetti un felice anno nuovo.
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