Ultimamente mi è capitato di osservare quanto alcuni uomini, non certo imberbi, non abbiano la minima coscienza del loro corpo.
Eh sì perchè altrimenti non riuscirei a spiegarmi come non si riesca ad avere una corretta immagine di sè davanti allo specchio.
Sulla corretta immagine di sè allo specchio noi donne siamo delle maestre, ma è cosa risaputa che per gli uomini tutto risulti più facile: sin dall'adolescenza la loro strada è in discesa. Mentre noi ci osservavamo allo specchio mutare come dei Gremlins tra la II e la III media, loro si vedevano semplicemente crescere il pisello, cambiare la voce e spuntare qualche pelazzo sul viso più simile alle erbacce nel cortile che ad un abbozzo di virile mascolinità. Quand'invece noi donne ci siamo viste costrette a dover modificare il guardaroba, il beauty case, l'armadietto del bagno e le abitudini (prova ad uscire di casa senza esserti messa il correttore. No dico, provaci).
Dagli assorbenti in poi è stata un'escalation di nuove chincaglierie con le quali ci siamo viste costrette ad avere a che fare.
Riconosciamolo: essere uomini significa avere vita facile.
Significa che puoi tirare le trecce alla tua compagnuccia di banco per dirle che ti piace.
Significa pisciare in piedi. Dovunque.
Significa che quando non sai cosa metterti risolvi sempre la questione con una camicia.
Significa che pur studiando di meno, alla fine guadagnerai sempre di più.
Significa che se non chiami, o non richiami, non sei stronzo. Sei un uomo.
Significa che se te ne vai senza dare spiegazioni, non sei stronzo. Sei un uomo.
Significa che se non sai far funzionare la lavatrice, non sei un coglione. Sei un uomo.
Significa che se non ti va di stirare e di conseguenza non stiri, non sei uno che sembra scappato di casa. Sei uno scapolo.
Significa che se sei stufo di fare vacanze nelle quali non ti diverti e vuoi andare in vacanza da solo, non sei una povera derelitta che viaggia da sola. Sei un uomo impavido.
Significa che se non ti va di sposarti, non sei uno dei 50 luoghi comuni stereotipati che vantiamo noi donne tra cui: befana, vecchia zia, zitella acida, frigida... sei uno scapolo. Scapolone, alla peggio.
Ecco quindi che quando vedo cose come quelle che sto per elencarvi esco di testa. Sì perchè loro hanno vita più facile su tutto, quindi sforzarsi di apparire al meglio a loro costa la metà della fatica che costa a noi.
Basta pensare al fatto che non devono pagare qualcuno per farsi strappare peli grossi come funi da zone del corpo troppo ricche di terminazioni nervose. E che non mi si venga a dire che più la fai [la ceretta] e meno male ti fa. Balle.
Chiedete alla Rossana di Bodycenter (che per sabato ha tutto pieno porca miseria quindi vado da una nuova e che dio me la mandi buona) che mi ha preso tra le sue amorevoli braccia da circa 3 anni e ogni volta è come la prima volta. Stesso effetto, stesse urla.
Cercherò allora, vista la complessità dei concetti che sto per elencare, di semplificarli ulteriormente e dividerli in 4 macro argomenti.
1 - TAGLIA
2 - TAGLI
3 - COLORI
4 - TENDENZE
Per facilitare le cose procederò in ordine di importanza, partendo dal primo e primario concetto che andrebbe sempre tenuto a mente fino ad arrivare al livello 4, dedicato solo ai più bravi.
Come i livelli dei videogiochi, ok?
Svilupperemo gli argomenti un po' alla volta, a puntate, così avrò modo di cogliere anche i vostri commenti.
1. TAGLIA
Quante di voi staranno ridendo in questo momento di questa banale e assurda ovvietà.
Ogni uomo dovrebbe conoscere la propria taglia.
Mie care quanto vi sbagliate. Evidentemente fino adesso avrete avuto l'immensa fortuna di avere a che fare con uomini che si fanno comprare i vestiti ancora dalla mamma o che, ma è molto difficile, hanno un effettiva conoscenza di sè, della larghezza delle loro spalle e della lunghezza del loro busto.
Quanti uomini commettono l'inestimabile errore di considerare la taglia di un indumento nel solo istante esatto in cui lo stanno acquistando.
Tu, piccolo uomo, che compri un maglione di lana in taglia L nel 2002 e dopo di che te ne dimentichi, autunno dopo autunno, inverno dopo inverno, e lo getti con cadenza -diciamo và- mensile nella lavatrice a 40° quando ti ricordi di che tessuto è e a 60° quando non te lo ricordi...tieni a mente questa semplice regola: la lana (come il cotone quando non è stretch) si restringe.
Ecco perchè i maglioni andrebbero mantenuti con cura (leggi: non lavarli ogni settimana) e lavati a mano, in acqua tiepida quasi fredda, strizzati avvolgendoli in un asciugamano e stesi appoggiati ad una superfice piana.
Lo so, piccolo uomo, che questa sequenza di azioni ti sembra insormontabile quanto scalare una montagna. Anzi no, lo so piccolo uomo che preferiresti affrontare più volentieri la scalata di una parete rocciosa che una bacinella con il Perlana. Però sappi che non puoi pretendere di andare contro natura, e se il filato di lana si restringe il corpo umano di certo non fa lo stesso sotto la doccia fredda (eccezione fatta per talune parti del corpo). Ecco quindi che basta un solo ed unico lavaggio sbagliato per modificare la taglia di quel maglione tanto soffice e bello acquistato nel 2002. Era una L? Ora è diventato un XS.
Piccolo uomo, non puoi continuare ad indossarlo.
Devi scontare la pena del tuo errore: lo devi mettere via, regalare alla Caritas, usarlo come straccio per i pavimenti di legno. Non indossarlo, a meno che tu non voglia sembrare uno che è cresciuto dentro i suoi vestiti. Non vuoi sembrare Alice nel Paese delle Meraviglie dopo che si è fatta di funghi, vero? Perchè nemmeno Hulk sta bene con la camicia strappata.
Piccolo vademecum per capire che il capo che stai indossando è della tua taglia:
- le maniche lasciano scoperto, di poco, l'orologio da polso;
- se ti pieghi a terra per raccogliere qualcosa non si deve scoprire la schiena. Mai. In nessuna occasione. Sotto devi indossare una maglietta o una camicia, almeno;
- se si tratta di una camicia ti deve consentire di starnutire senza rischiare di strapparla;
- se si tratta di un maglione ti deve coprire l'ombelico, i peli pubici, la patta e arrivare all'altezza dei fianchi. Fianchi ho detto. Non vita. Fianchi;
- se si tratta di pantaloni la questione diventa complessa. In linea generale si può dire che quando si tratta di jeans e non sei un adolescente gay la vestibilità non deve essere skinny, in nessun punto (sedere, pacco, gamba). Se ci sono persone che in passato ti hanno chiesto se sei gay hai già la risposta.
Lascia i jeans della Cheap Monday ai bimbominkia e alle donne che vogliono avere la cistite.
Se si tratta di pantalone elegante 'con la piega' la vestibilità più aderente potrebbe andare ma limitatamente alla persona: dipende che lavoro fai (se lavori nella moda anche il pantalone elegante arrotolato è accettabile, ma non per questo adeguato a tutte le fasce della popolazione) e dall'età. Quando si parla di lavoratori professionisti come avvocati, notai, impiegati di banca, agenti e rappresentanti allora deve essere sempre più classico a mano a mano che si avanza con l'età.;
- sotto le maglie indossa sempre una maglietta o una camicia. Ma non perchè prendi freddo, di quello non gliene incula niente a nessuno. Per decenza. Per una questione olfattiva. Per senso del pudore. So che può sembrare complicato piccolo uomo, ma ciò che indossi sotto il tuo capo primario (maglia o giacca che sia) deve essere in qualche modo coordinato con quello che precede. Di regola si può dire che ciò che è sotto mai e poi può essere più corto di quello che sta sopra. Hai un maglione che arriva all'altezza della cintura? Non puoi indossare sotto una canotta che arriva all'ombelico, perchè quando ti pieghi mostreresti la schiena. Brutta brutta brutta cosa.
La maglietta sotto inoltre deve essere stirata (eresia vero? perchè se sta sotto? perchè anche da sotto i super poteri della gente -non solo le donne cuore, ma anche datori di lavoro, persone comuni sai?- riescono a scorgere se il colletto della maglietta slambrata che indossi è stirato o meno. E se, oltre ad essere slambrata è anche stropicciata, fai proprio la figura del poveretto).
Amiche, dite la vostra. Parlatemi dei vostri fidanzati, padri, zii, mariti, amanti, ex.
Le prossime puntate sono le seguenti:
2. TAGLI
3. COLORI
4. TENDENZE
Stay tuned!
Dovresti fare una lezione a mio fratello, che è convinto che i vestiti buttati in giro per la camera e il bagno si lavino-stirino-pieghino da soli.
RispondiEliminaMa soprattutto che mutande, magliette e calzini a un certo punto della loro vita si autodistruggano e si riproducano in versione nuova come appena comprata.
no incredibile...il mio ragazzo in un negozio di abbigliamento...
RispondiEliminalui:"che ne dici di questi jeans?"
io:"carini...ma mi sembrano piccoli...cerchiamo la taglia..."
lui:"ah...che taglia mi serve secondo te???io non la so mica la mia taglia.."
ma come???come fai a non sapere la tua taglia?????comeeeeeee???????????
Grazie Cara, lo giro subito a luchinobello che in quanto a stile e' più in potenza che in atto, ma c'è, ma in quanto a stirare, santo cielo, ha delle teorie molto molto paraluce. Ma non e' "anche sexi" l'uomo che stira?
RispondiEliminaEra paracule, non paraluce, devo ancora insegnare il concetto alla mio innocente iPad.
RispondiEliminati amo. sai che come sempre devo riflettere prima di mettere un commento sensato.
RispondiEliminaL'uomo che stira come l'uomo che cucina è afrodisiaco più di un anello di diamanti.
RispondiEliminaPer non parlare dell'uomo con i bambini. Sesso puro.
oddio, le taglie... ogni volta che vado per negozi col mio ragazzo è un dramma.
RispondiElimina"Non puoi non sapere che taglia haiiii!" "Eh, non mi ricordo... non so... non c'ero... dormivo... le provo tutte poi vedo" Non vi dico le ore ad aspettarlo fuori dai camerini.
Il mio stira.
RispondiEliminaMa non è arte la sua, è sopravvivenza!
Questo post è da MANUALE.
RispondiEliminaStupendo.
L'uomo con i bambini. Che li fa giocare, li prende in braccio, li dondola. Oddddio.
RispondiEliminaFantastico post!
RispondiEliminaSanta la donna che scrive questo blog! È da un po' che lo leggo, ma questo post merita davvero un commento: è BRILLANTE!
RispondiEliminaLa verità spiegata in maniera tanto elementare... che sofferenza quando in un negozio si deve acquistare un capo per il proprio ragazzo, sempre una mezza lite, ma ancora peggio è quando hai conte la classica amichecca! Lui invece le taglie te le consiglia e quando ti dice: "dovresti prendere una L, la M ti segna troppo, cara", di solito vorrei sotterrarmi da qualche parte
Posso serenamente affermare che il mio uomo, dopo anni di training ha imparato la sua taglia, ha imparato gli abbinamenti (persino quelli dei calzini), mi chiede di poter stirare, e riesce ad essere sensato persino quando indossa una tuta.
RispondiEliminaMa non è sempre stato così eh! Agli albori della relazione mi si presentò con un infeltritissimo pigiama da polacco del 1970 che mi fece inorridire. Diu diu.
il mio uomo,sa la sua taglia,sa gli abbinamenti,sa far da mangiare e fare la lavatrice.quando deve farsi riprendere qualcosa dalla sarta manda la sarta in crisi...la distrugge psicologicamente perchè lui SA i mm di stoffa che devono esserci in qualsiasi parte di qualsiasi indumento in relazione al suo corpo.IL MIO UOMO E' UN MOSTRO. a volte quando gli stiro le camicie,mi guarda si gira dall'altra parte, prende le camicie e le porta in lavanderia a far stirare x' non sono come dice lui....lo odio
RispondiEliminaAmiche qua sopra che dichiarate di stare con uomini che litigano con le sarte, che stirano i calzini e che aborriscono i pigiami infeltriti.
RispondiEliminaInvidio la vostra pazienza, io non certe volte non ce la faccio e mi limito a spegnere la luce.
io invidio te,o mio dio supremo
RispondiEliminavolevo ricordarti che non hai finito l'elenco..che è molto divertente!!!e veritiero!
RispondiEliminaio mi limito a un: l'uomo è sinonimo di disastro. anche quello che sembra il migliore lo è!!!!
ah...volevo anche proporti una riflessione in merito a tutte queste aspiranti blogger che si fanno 1500 foto...e sul loro blog non c'è altro
Amica lo so, l'ho anche cominciato...è che mi serve un po' di tempo e la connessione a disposizione e siamo all'ultima settimana di lavoro prima delle ferie quindi sono un cicinìn impegnata.
RispondiEliminaMa giuro che non l'ho dimenticato!