martedì 30 novembre 2010

Ma non ce le hai delle amiche: Nicole Scherzinger

Scherzerai, amica?

E sta con lui!

Che mi sembra essere tanta roba!



[Don't you wish your girlfriend was hot like me?]
No.

No Ken No Man

Ieri ho visto queste:

E mi è venuto in mente di quando, durante le ultime settimane nel mio vecchio ufficio, mi è capitato di parlare con una collega dei giocattoli della nostra generazione, tipo Barbie e Ken per intenderci.
Al solito ci siamo messe a confrontarci 'quante ne avevi tu?' e io in totale ne ho avute 3:
- Barbie Ballerina
- Barbie Gran Ballo (che non sono riuscita a trovare online, ma il vestito era bianco con un corpetto come questo e una grande e ampia gonna di velo. Sul corpetto aveva una fascia rosa, indossava un collier rigido e un anello rosa. Porco Giuda, avessi usato un po' di questa memoria agli esami di Diritto Pubblico all'università..!)

- Barbie Jeans
Poi mia zia mi comprava le versioni tarocche delle Barbie, le Tanya.
Sostanzialmente come acquistare un Alviero Martini al posto di un Burberry.
In totale non ne ho mai avute più di 5. Esagerando.
Sentendo in giro pare che io sia stata ben sotto la media che era di circa 7/8 barbie a testa, se poi una era figlia unica arrivava a picchi di 10/12 pezzi.
Poi si aggiungevano i Ken o i Big Jim. E lì n'altra svagonata di 3 o 4 bambole.

Freud dice che il rapporto di una donna con gli uomini riflette quello della stessa con il padre.
Io direi che il rapporto di una donna con gli uomini riflette quello che ha avuto con i giocattoli di natura maschile.
Mi spiego: io non ho mai avuto uno straccio di Ken o di Big Jim per far giocare le mie Barbie. Tuttalpiù erano fidanzati/sposi/mariti invisibili.
E non credo nemmeno di averli mai chiesti. Semplicemente vivevo anche senza.
Invece che la cosa che chiedevo più spesso era la casa di Barbie grande, con l'ascensore e la piscina in terrazzo.
Strano.

La mia Barbie preferita si chiamava Simona. Semplice spirito di emulazione perché Simona era la fidanzata (ora moglie) di mio cugino che aveva (e ha) dei capelli fino alle spalle biondi e ricci che invidiavo tantissimo al punto che ricordo perfettamente che un giorno mi sono messa a pregare Dio di farmi crescere i capelli come i suoi.
Per la cronaca: come sapete sono bionda (grazie alla parru) e ho i capelli lievemente mossi. O così mi pare di ricordare visto che non li tengo sciolti da Marzo.

Ora non riesco a fare a meno di pensare a questo: le mie Barbie erano delle Orgogliose Zitelle (vi ricordo la Fondazione Orgoglio Zitello da me fondata che si occupa di aiutare le zitelle in difficoltà per lavoro, amore o... lavoro) che lavoravano un macello: avevo l'appartamento di Barbie che sul retro aveva l'ufficio. Mi ricorda molto la mia situazione attuale alla quale manca solo che mi metta una branda in ufficio.

Mmmmh.


Avevano un botto di vestiti e di scarpe (quasi nessuna borsa) ma sostanzialmente tutto di acrilico (Hello Zara!) e poliammide e gli uomini - invisibili- c'erano per sopperire a delle ovvie esigenze affettive delle mie piccole ragazze.
Andavano alle feste, andavano in piscina, si mettevano il vestito da gran galà e sognavano il letto a baldacchino che si illuminava al buio di Barbie Luce di Stelle (quanto l'ho voluta quella Barbie dio solo lo sa).


Ma nessuna di loro mi ha mai chiesto un Ken. Troppo effeminato.
Neanche un Big Jim. Che uno che si fa chiamare 'Grande Jim' deve avere per forza qualcosa di piccolo.
Erano delle ragazze indipendenti, single che si godevano la sfavillante vita degli anni 80. Direi quasi la Milano da Bere se fossi stata già a Milano. Lavoravano quanto lavoro io ora e avevano fidanzati invisibili. Al massimo dei trombamici.
Invece tutte, e dico tutte, le mia amiche avevano i Ken o insomma, dei compagni per le loro bambole. Io non ho avuto manco un Cicciobello. Nulla che assomigliasse ad un pisello mi ha mai toccata fino alla maggiore età. O quasi.
E guardacaso, tutte le mie amiche ora sono fidanzate, accompagnate, sposate o conviventi.
E io?

Io ho lavorato fino all'una domenica notte.

Mmmh. Freud al mio confronto era na pippa.

PS. Ho trovato una delle Barbie che volevo troppissimo ed era questa (Barbie Totally Hair - 1992) (Sto ancora cercando la Barbie Gran Ballo).



lunedì 29 novembre 2010

Il week-end è solo un altro giorno della settimana

La settimana scorsa sono uscita alle 18.30 solo lunedì.
Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì sono uscita dalle 20.30 alle 23.00

Sabato ho cominciato a lavorare alle 11.
Ho finito alle 21.

Domenica ero nell'ufficio -gelido, perchè se fai gli straordinari ti puniscono- alle 11.
Mia madre mi chiamava di due ore in due ore, insultandomi perchè stavo lavorando troppo.
'Ma hai cenato?' - 'Sì, mamma. Una coca e un sacchetto di patatine dei distributori'.
Mio padre mi ha chiamata per dirmi quanto erano belli i mercatini di Natale di Salisburgo o sai il cazzo di dove.
E io che ho finito il caffè venerdì e non sono ancora riuscita ad andarlo a comprare.

Ieri sono uscita all'una (di notte).

Non ho quasi dormito, ero adrenalinica.
Ma non nervosa per la riunione. Direi più incazzata.

Poi sono nervosa perchè lavoro ininterrottamente da martedì.
Poi sono nervosa in ansia perchè mercoledì ho la visita e devo valutare la possibilità che possa non andare come vorrei. E non potrei sopportarlo, dopo vent'anni.

Dio al 7° giorno si riposò.
Si vede che non lavorava nella moda.

sabato 27 novembre 2010

La vita è ingiusta

E' sabato.

Sto lavorando.

E lavorerò anche domani.

Fa un freddo porco e domani nevica.

Quando le giornate cominciano così, non possono che finire inciampando in foto come queste che inevitabilmente ti fanno venire voglia di alzare la scrivania, scaraventarla sulla finestra, strappare il pc, calpestarlo e lanciare il mouse fuori in cortile.

Perchè la vita è ingiusta.


PS Figa a parte, le foto le ho salvate per:
A. Il colore
B. Il taglio.
Che poi, taglio...
C'ha 4 peli in testa. Con la testa che c'ho io ne fai 4 di Kate Moss.

Sabato vado dalla parru.

venerdì 26 novembre 2010

Io non indosso le Polo

Io dico, ma voi, a una così le fareste mai disegnare una collezione?

No perchè io ero rimasta che la Mooouda, a qualsiasi livello, dovesse fornire dei modelli e non solo di abbigliamento, ma di riferimento in senso stretto.
Che poi io non ho nulla contro le persone brutte, mi ci ritrovo anche io in quest'insieme, però ecco... non so come dire... però sì, insomma.... magari intendo che...

Questo no. [E rimpicciolisco la foto perchè mi fa troppo schifo guardarla].

Quindi io non capisco cosa abbia portato i grandi capi della Fred Perry a proporre a Amy Winehouse di, non solo disegnare una collezione ma anche, fare loro da testimonial.

Fred Perry.

Dai.

Premesso che io non indosso le polo per principio, ma se le indossassi mi metterei quelle di Fred Perry. Assolutamente. Perchè non sono Lacoste che sono da medio-borghese, non sono quelle di Sergio Tacchini che sono passate di moda. Non sono Ralph Lauren perchè sono troppo banali. Sono Fred Perry e sono colorate, sono da gggiovani.

Ma non puoi scegliermi la Amy per disegnare una collezione perchè significa che avete dei responsabili marketing che non si meritano il loro lavoro. E se loro non sanno fare il loro lavoro non vedo perchè io debba spendere i miei soldi per pagare il loro stipendio.

Ecco quindi perchè per molto tempo ancora io non indosserò delle Polo.

Il buongiorno si vede dal mattino

Toh!? Nevica.

Che bello, è venerdì.

Mi sono svegliata, ho aperto la finestra e ho visto la neve e la prima cosa che ho pensato è stata a quando ieri sera alle 8,30 mentre uscivo dall'ufficio mia madre mi rincuorava dalla giornata di merda raccontandomi le previsioni del tempo per oggi, che mettevano pioggia.

Ma che bella la neve.

A Milano.

Di venerdì.
Giusto giusto quando io prevedevo di girare la città nel week end alla ricerca della migliore chiavetta internet e del miglior blackberry per sopperire a questa ansia che mi attanaglia da quando sono senza internet.

Il secondo pensiero è stato 'dov'ero ieri sera' e ed ero all'addio party della mia Migliore Amica (sono forse 10 anni che non dico una cosa del genere), che dopo 3 felici anni insieme ha deciso di tornare nella sua città natale -Roma- e dal suo exnonpiùex fidanzato.
E ieri alle Colonne tra le lacrime, qualche aperol sour, qualche spritz, decine di foto e di ricordi legati ai (suoi) limoni del Plastic, alle (sue) bocce, alle (nostre) vacanze, ai (nostri) ex e a tutti i soldi spesi da Zara in tutti i sabati degli ultimi 3 anni (ho calcolato che se abbiamo speso 80 Eur di media ogni sabato, per 52 settimane, per 3 anni fanno un totale di circa... mmmh.... 12.400 Eur. Oh. Cazzo.) ci siamo salutate con la promessa di unirci in matrimonio attraverso i Blackberry (questo strano ed oscuro strumento di telefonia che abbiamo deciso di acquistare).

Che splendida giornata oggi.

Fa un freddo barbino, io giro con i mezzi -di superficie- e non ho maglioni pesanti. Perchè poi quando stai in ufficio sudi. E poi puzzi. E io odio essere una di quelle che la gente dice 'oh quella puzza di sudore'. Finisce che mi annuso continuamente le ascelle.
Tuttavia oggi in ufficio continuo ad avere freddo.
Io odio i giubbotti. Io indosso prevalentemente cappotti. E' una questione di stile.
Odio l'effetto omino Michelin, odio l'effetto bombolo, odio l'allure sportiva (bleh!) che ti regalano questi indumenti informi.
Odio i pantaloni negli stivali. Ancora di più in quelli con il tacco.
E lo dico a te, ragazza dell'autobus 60 stamattina davanti al Gonzaga. Al primo giorno di neve a Milano, non indossare jeans-stretti-dentro-gli stivali-da-gatta-con-la-punta-e-il-tacco. Non lo fare. Mai più.

Mi sono messa i miei nuovi jeans della Gap (W la globalizzazione), il maglioncino di cachemire e le scarpine da lesbica (delle allacciate da uomo).
Questa splendida giornata prevede inoltre che indossi anche gli occhiali perchè mercoledì ho la visita che forse cambierà la mia vita. Infatti è stato un piacere stamattina truccarmi senza nemmeno riuscire a vedermi nello specchio, perchè dalla distanza in cui mi trucco di solito (40 cm dallo specchio, tipo) non riuscivo a percepire le differenze di colorito mentre mi mettevo il mio solito fondotinta (ai minerali).
E' un piacere in questa splendida giornata, non vedere altro che quello che mi si piazza davanti allo sguardo e non poter nemmeno roteare gli occhi oltre le lenti degli occhiali circondate da un alone di nebbia miope.

Ecco quindi che oggi ho una combo di vari elementi che determinano in maniera sostanzialmente infallibile il mio umore. Ricapitoliamoli tutti:
1. La mia migliore amica se ne va. Ergo, rimango da sola;
2. Sono senza internet. Ergo, sono da sola e non ho niente da fare;
3. Nevica e fa freddo. A Milano (determina un aggravante. Se fossi a casa mia affianco alla stufa a legna non starei a lamentarmi);
4. Indosso le scarpe basse;
5. Indosso gli occhiali + le scarpe basse (determina un aggravante: avessi gli occhiali e i tacchi potrei giocarmi la carta sexy segretaria);
6. Indosso il piumino + gli occhiali (determina un'altra aggravante: avessi le lenti potrei giocare la carta della donna di stile una volta tolto il piumino);
7. E' venerdì e nel week end devo lavorare. Quindi non risolverò il problema al punto 1 (non posso informarmi per i blackberry) e al punto 2 (non posso informarmi per le chiavette).
8. Toh guarda. Mi sono venute le mie cose. E ho gli occhiali (serve che ve lo dica che è un aggravante?);
9. I capelli mi stanno da culo perchè ho la frangia troppo lunga per poterla portare gli occhiali. Se ci aggiungi il fatto che ho il piumino e le scarpe basse sono un agglomerato di elementi antiestetici.

Oggi, io sono l'Antibellezza.

Che splendida giornata. Una nevicata era proprio quello che ci voleva.


giovedì 25 novembre 2010

Così impari

Si vede proprio che non ce le hai delle amiche, Blake Serena.




Ma non ce le hai delle amiche: Elisabetta Canalis

Ma ti pare questa la maniera di vestirti alla presentazione del tuo 32esimo* cinepanettone?

Con tutti i tailleur, i tubini, i vestiti neri dello sto cazzo che ci hai mostrato di avere ti presenti con una canottiera?

Ma cosa sei, la sorella de er monnezza?

* Stima.

martedì 23 novembre 2010

Zitella in difficoltà

Comunicazione di Servizio:
salvate una Zitella in difficoltà. Non vi spiego perchè, ma non ho più internet a casa.

Tragedia.

Disperazione.

Sconsolazione.
Ora, Zitella sì, ma senza internet... rischio l'implosione.

Amiche, aiutatemi a scegliere una fucking chiavetta internet Tim, Vodafone, 3, Wind.
Basta che mi consenta di:
- stare su internet la sera, di media 3/4 orette ogni giorno (ma nel week end esagero)
- guardare le serie in streaming...oddio! Michela! Se non trovo un modo mi perdo Gossip! Mi perdo Desperate! Mi perdo Grey's!
- amorevolmente cazzeggiare sui blog degli altri... sempre.

Oddio come faccio! Avete presente sabato quanto ci metto se vado a fare una puntatina prima alla Tim, poi alla Wind, poi alla 3 e poi alla Vodafone? Cioè, tipo che probabilmente alle 5 sono ancora in coda....

Avrete pena di questa povera Zitella? Avrete un amico smanettone che conosce tutte le offerte, tutte le opzioni? Dai, andiamo... scegliersi una chiavetta non è una cosa da donne.
Noi siamo quelle che ci facciamo la coda di notte per comprare un abito di Lanvin da 150 Eur, ma non chiedetemi di mettermi nelle mani dei commessi dei negozi di telefonia al sabato.

Non ultimo: se non ho internet a casa, potrei cominciare ad avere difficoltà a postare.
Per dire eh...

Vi prego.


Io, tu, egli....

Ma quant'è divertente vedere quando le amiche si fidanzano e d'un tratto ci si riempie la bocca di 'il mio fidanzato', 'il mio dolce fidanzato', 'lui dice che', 'lui vuole che andiamo', 'lui vuole che facciamo' dove il massimo dell'impegno personale viene tradotto con un Noi: noi facciamo, noi andiamo, noi vogliamo, noi andremo, noi festeggeremo.

Ricordo l'anno scorso una mia amica, notoriamente e orgogliosamente single per anni, che d'un tratto (ma d'un tratto sul serio eh, stava insieme al tipo da 2 mesi. Giuro.) ha cominciato a dire 'noi'.
Eravamo sul treno, stavamo tornando a casa. Lui era in stazione ad aspettarla. Io in stazione che mi aspettava avevo mio padre.
Si parlava del capodanno, delle vacanze di Natale: 'Noi pensavamo di andare in montagna.....' - 'Ma noi chi? Io e te?' - 'NOI! Io e lui!'
Eccola là: sbalzata fuori da un pronome personale. Quand'è che finisce la persona e comincia la coppia?

No, figurarsi io sono felice per lei, lui, loro, gli altri. Tra l'altro lui è anche adorabile e un pezzo di manzo quindi si sono trovati perchè anche lei è tanta roba di manza.
Però mi ha fatto riflettere sulla velocità con cui si raggiunge il NOI.

Io ad esempio sono una che non rinuncia facilmente all'IO.
Non che sia egoista eh, anzi. Sono una fottuta lancillotta per le mie amiche. Mi faccio avanti con spade e scudi per difenderle da infausti cavalieri che le molestano. Sono un grillo parlante moralista che si appoggia sulla spalla e sproloquia opinioni e giudizi.
Non nego che qualcuna mi abbia sfanculato eh. Più d'una. Però sono un opinionista, mi pare evidente. Io non riesco a trattenermi dall'esprimere il mio -non richiesto- giudizio su qualsivoglia questione.

E oggi, quando ho trovato il blog di ricette di una mia amica di qualche tempo fa, con tanto di pseudonimo non sono riuscita a fare a meno di osservare che 'la parola fidanzato ricorre più della parola sale' (cit.)

C'è da chiedersi: ma prima di trovare il fidanzato.... mangiava?

Ma soprattutto, io raggiungerò mai di nuovo questo livello di pappa di cervello?
Non è una cosa che si sperimenta solo al Primo Amore? O per lo meno IO l'ho sperimentata solo con uno, massimo massimo due, uomini.

Il Primo

Ero completamente rincoglionita. Tutt'oggi quando ce l'ho davanti rischio l'effetto foca.
Quella cosa che lui ti lancia la palla (leggi: ti parla) e tu applaudi con le zampe (leggi: lo guardi con gli occhi sgranati). L'ultima volta che l'ho visto è stata un anno fa, e non ci vedevamo da 4/5 anni. Nel tragitto in macchina andando al luogo dove ci eravamo messi d'accordo di trovarci (figurarsi se mi veniva a prendere quel rotto in culo) io urlavo fuori dal finestrino per sciogliere i nervi.
Durante la cena ho bofonchaito, ridacchiato, ammiccato ma non parlato.
Ad esempio, dopo la cena siamo andati a casa sua (non pensate male, solo perchè volevo salutare il fratello -mio cognato!- che conoscevo bene) e ha ripreso un discorso fatto in macchina.
Qualcosa sull'origina di una qualche parola mi pare. Forse della parola 'vodoo'. Forse.
Insomma lui me l'ha chiesta per ripeterla al fratello... io ho fatto scena muta. Mi sono resa conto che non ho ascoltato mezza sillaba di quello che mi ha detto.
La sera dopo mi ha invitata a cena da lui, invito estemporaneo, assolutamente non galante nè romantico. E secondo voi, dopo 5 anni che non lo vedevo e per due sere di fila mi chiede di vederci gli dico di no?
Ecco, in tutta la serata credo di aver detto il mio nome per presentarmi ai suoi amici e basta.
Dopo di che, sono rimasta in adorazione. Come se fossi sul divano e lui fosse il mio caminetto.
Lo guardavo come ho guardato Luca Argentero alla VFNO, facendogli dei buchi sul collo, sulle labbra, sulle mani. Guardavo i muscoli della sua faccia mentre che si contraevano quando rideva. Guardavo le rughe sulla fronte quando corrucciava lo sguardo. Cercavo di capire il colore dei suoi occhi che mi hanno sempre intimorito da paralizzarmi al punto che dopo 6 anni ancora non so di che colore siano. In quel pomeriggio mi ha presentata anche ai suoi genitori (i miei suoceri! oddio i miei suoceri! finalmente!) e ho messo piede per la prima volta nella camera dov'è cresciuto.
Dio, quando ho visto il letto le sinapsi nel cervello sono completamente impazzite.
Ma non ero in camera per fare quello che pensavo pensate, ma per aiutarlo a preparare una valigia. Lui andava a fare il capodanno a Lecce, e voleva che lo aiutassi con le scelte di stile.
Com'è finita? Che a Lecce, a Capodanno, ha trovato la fidanzata.

Il Secondo
Di lui ho cominciato ad innamorarmi prima della voce, poi di tutto il resto. Ero in un negozio di jeans, in un centro commerciale nel quale lavoravo come hostess/promoter. Prima di cominciare il turno andavo sempre a farmi un giro lì, per vedere se c'era qualcosa di nuovo.
Stavo guardando dei jeans e ho sentito dietro di me questa voce allegra, squillante, solare, felice.
Mi sono girata per vedere chi fosse ed ero già di buonumore.
Ci siamo visti, abbiamo fatto amicizia (lui mi ha estorto il numero di telefono per avvertirmi nel caso arrivassero altri jeans come quelli che cercavo...) e la sera che siamo usciti per la prima volta per un aperitivo, io non ho dormito. Non ho chiuso occhio. Mi sono alzata adrenalinica, con il mal di pancia, gli occhi sognanti e continuavo a pensare a lui e al momento in cui l'avrei rivisto.
Con lui ho battuto ogni record di storia lunga, ben ben ben 6 lungherrimi mesi (con una pausa di uno).
Poi, lui pensò bene di lasciarmi quando ho manifestato il desiderio di trasferirmi a Milano.

Ecco, ora io dico: l'ingenuità e l'incoscienza dei primi amori ormai è andata, bruciata, scomparsa.
I preconcetti e i pregiudizi e le paure esistono nella -mia- mente.
La mente, cerca di salvaguardarsi dalla sofferenza e dalla fatica. Mi chiedo: ma come faranno tutte a tuffarsi da una storia all'altra senza avere uno straccio di timore? Come fanno ogni volta a professare il grande amore quando di fatto è così raro?
E poi quando lo trovi capita che ti calpesti, che ti rimbalzi, che ti ignori...

Chi crede di più nel grande amore: chi lo rispetta o in chi lo annacqua con tutti?



Sonosoloinvidiosa

Scusate, ma è più forte di me.
Non so se adoro di più la mamma o la figlia.


Dio quant'è bella Katie.

Io sono mia

Ho già fatto intuire la mia opinione sullo stato attuale della condizione femminile quando ho postato delle immagini che sono state disgustosamente apprezzate da quei pochi uomini etero che passano di qua, rammaricandomi per il basso livello raggiunto da certi creativi, da certe aziende, da certi premier, da certi uomini.

Sono una femmista, sì. E ieri, guardando Vieni Via Con Me il monologo di Emma Bonino mi ha fatto venire i brividi. Mi ha fatto venire voglia di applaudirla e di bruciare i reggiseni.

Elenco delle cose che passano sul corpo delle donne

Le donne sono di qualcuno, per definizione. Perchè se no il comandamento direbbe 'non desiderare la donna d'altri'?

Ricorrere alla procreazione assistita è spesso un atto d'amore.

Non esiste alcun capo di vestiario maschile che copra integralmente un uomo e lo copra da capo a piedi.

Nel 1993 Lorena Bobbit evirò suo marito con un coltello. Ci fu molto scalpore per una singola mutilazione genitale maschile. Ma le donne che subiscono mutilazioni genitali nel mondo sono 130 milioni.

Intendiamoci, anche le donne quando fanno le sceme sono sceme forte. Ma in generale le donne devono fare qualunque cose due volte meglio [degli uomini] per essere giudicate brave la metà.



Per fortuna, non è così difficile.

lunedì 22 novembre 2010

NKOTB+BSB= Teen idol allo sfacelo

A parte la gioia di vedere due (boy)band così adolescenziali (adolescenziale oggi è la parola del giorno) insieme, a parte la felicità di vedere delle coreografie eseguite tutti insieme come ai vecchi tempi che se si dice 'vai a destra' tutti vanno a destra e che se si dice 'alza le braccia' tutti alzano le braccia, a parte che ai Backstreet Boys manca un pezzo (Kevin, per la cronaca, era già vecchio 10 anni fa)....



Ma sono solo io che non riesco a vedere percepisco una somiglianza tra Brian (BSB) e la talpa della pubblicità di Sky?

Comunque, non per essere sgarbata, ma tutti insieme hanno un età da ospedale geriatrico e forse è il caso di smettere di farsi chiamare 'kids' (ragazzini) o 'boys' (ragazzi).
Per dire eh.

Elenco dei comportamenti fastidiosi sui mezzi pubblici

In onore della III puntata di Vieni via con me in onda questa sera (sono zitella, ma anche intellettuale) ho pensato di ideare anche io un elenco, che di questi tempi va di gran moda.

Venerdì sera stavo tornando a casa in metro e stavo risalendo la linea verde dalla periferia verso il centro (si vabbhè, centro...) e sono entrata in un vagone che aveva un gradevole odore di vomito.
Il vomito in questione stava in una delle porte di ingresso, di un intenso colore violaceo, che al solo pensiero tutt'ora mi sale il disgusto.
Ah, gioiosa e felice ATM! Quante sorprese ogni giorno! Mai un giorno di noia, di tedio!
Sono così felice di spendere quei 30 € mensili per godere di quella felice incertezza che ogni giorno mi accompagna al lavoro!
Ad ogni modo l'elenco scritto mentre respiravo dalla mia sciarpa il mio profumo pur di non respirare il profumo di qualcos'altro, è il seguente:

Elenco dei comportamenti da evitare sui mezzi pubblici milanesi

- Ascoltare la musica ad alto volume
Tu amica che hai le cuffie e ti stai sparando Laura Pausini con lo stesso volume del concerto di San Siro e stai seduta dietro di me sull'autobus e mi impedisci di sentire mia madre al telefono; tu amico che ti piace ascoltare l'intera discografia di Bollywood dal tuo cellulare a vivavoce per impedire all'intera popolazione milanese di fare qualsiasi altra cosa che ascoltare; tu ragazzino che vuoi far ascoltare la tua suoneria dei Tokyo Hotel alla tua emo ragazzina...
avete rotto i coglioni!

- Urlare i nomi delle fermate
Non so se vi sia mai capitato la mattina di stare seduti nel vostro posticino della metro così a fatica ottenuto tra spintoni e palpate (solo a me capitano 'ste cose?) e quando ancora state cercando di capire che giorno sia e state malamente fissando il vuoto nello sguardo dell'avventore difronte a voi, salga sul vagone un'intera comitiva di bambini/ragazzini/pre-adolescenti in direzione sailcazzo di cosa. Cosa succede? Succede che questi come se non avessero mai preso la metro, cominciano a urlare tutte le fermate: [Moscova. Fermata Moscova] 'MOSCOOOOOVAAAAAA! Hai capito? Ha detto MOSCOVAAA!' - [Lanza. Fermata Lanza] - 'LANZAAAA! Panzaaaaa! Fermata PANZAAAAAA'
E intanto le bambine roteano sui pali come navigate ballerine di lap dance e i ragazzini si chiamano a vicenda insultandosi.

- Ultrà: saltare, urlare, spingere, cantare
Anche qua, ho avuto il piacere di salire in metro sia prima che dopo una partita a San Siro. Posto che ancora non ho capito quale sia il percorso da fare per arrivare allo stadio, mi è capitato diverse volte di dover condividere un pezzo di percorso con qualche centinaio di tifosi (l'ultima volta erano palesemente inglesi) con un peso specifico di almeno 90 kg ciascuno che saltavano nel vagone come se si trovassero sul Tagadà con evidenti conseguenze strutturali sulla linea.
Non solo amiche. Ci hanno anche deliziato con degli orecchiabilissimi cori dai suoni più che altro gutturali per richiamare l'attenzione di tutti i tifosi presenti sulla tratta. Questi amabili energumeni inoltre, erano così placidamente inchiodati al suolo che nemmeno con le borsettate si riesce a farli spostare per, sai com'è, scendere dal quel girone infernale.
Ah che piacere, il calcio.

- Fare le foto in metro
Ora amiche, spiegatemi che stracazzo ci sarà mai di bello in una foto in metro. Non puoi dirmi che lo sfondo è originale, artistico o divertente. Meglio che ti vada avrai una striscia di vomito dietro le spalle, vetri sporchi e luce al neon. Nemmeno a mettercisi d'impegno verresti bene, amica.

- Infilare biglietti nelle borse
Riporto di seguito quanto scritto in un biglietto che mi sono ritrovata in borsa dopo un viaggio in metro: 'Scrivimi un sms... 345 - 346****'
Ora cuore, ma perchè mai ti dovrei scrivere un sms se manco so chi sei?
E poi, impegnati un po' di più per dio! Mi hai visto in metro? Mi trovi carina? E santo dio, dillo! Scrivilo! Cosa ti devo scrivere un sms a fare se manco so cosa vuoi? Un po' di intraprendenza, di cavalleria... mi hai sostanzialmente violentate perchè hai infilato le mani nella MIA borsa e pretendi pure che ti scriva un sms per cosa? Per ringraziarti di non avermi preso il portafoglio?

- Rimorchiare in metro
Mi è capitato l'anno scorso, non solo di sperimentare il rimorchio via biglietto, ma anche il rimorchio classico. Quello che ti si siede affianco e decide di metterti in imbarazzo davanti a tutto il vagone. Eh sì, perchè se rifiuti le avances in pubblico con almeno 30 persone che ti stanno ascoltando ci sarà sempre qualcuno che sgnignazzerà davanti a te e qualcuno che sorriderà dolcemente alle frasi del malcapitato corteggiatore. Quello in questione aveva attaccatto bottone con dei complimenti generali, adducendo dal mio abbigliamento una provenienza francese (ma scerto mon cherì) e infine cercando di intuire quanto più possibile dai miei monosillabi.
Apprezzo veramente che ci sia qualche uomo ancora con le palle per affrontare una completa sconosciuta e con la faccia da stronza come me, però ecco farlo in metro pone la corteggiata in un imbarazzo ancora maggiore di quello in cui versa il corteggiatore. Sì perchè le risposte sono esposte al pubblico che, al pari della televisione, reagisce con versi tipo 'buuuuuuuuuh' - 'nooooooooo' e talvolta anche con degli applausi.
Bhè, non a me, ovvio.


Raccontatemi le vostre esperienze sui mezzi pubblici amiche, che poi mandiamo un esposto all'ATM!



giovedì 18 novembre 2010

Ringrazia Photoshop

Ma vaffanculo, và.

N.C.S. Leighton Meester

Amica, Non Ci Siamo.
Cosa direbbe Blair Waldorf di questo outfit?

Marchesa Jumpsuit

'Ho vomitato cose più belle di quel vestito'
.

mercoledì 17 novembre 2010

Un regalo per le mie lettrici

Amiche, dopo quello che è successo oggi e che mi ha profondamente commossa [il ritorno di Sofia], ho pensato tutto il pomeriggio a come cercare di esprimere la mia gratitudine per tutti i commenti che mi lasciate e l'affetto con il quale mi seguite.

No.
Oddio.
Non ci credo che ho appena scritto una frase così. Diiiiiio mio, come sono banale & bionda.
Era una frase da Ferragni.

Cerco di dirlo in maniera più stronza allora: il blog è aperto da 5 mesi e non avrei mai pensato di tenere così tanto e divertirmi così tanto e di pensare così tanto a quelle 4 stronze che mi seguono con costanza e continuità.
Io, come tutte le blogger un pochino sgamate, vedo gli accessi e le visite e sono in aumento, ma sono i commenti quelli che mi fanno più piacere e mi concedono delle meritate pause dal lavoro!

Le mie commentatrici più assidue sono una manciata di acide stronzette e quando ne sparisce una sono come quella di 'Mamma ho perso l'aereo!' mi preoccupo e mi metto ad urlare.


Eh sì, perchè ho pensato che alla fine le mie commentatrici le conosco tutte o quasi per nome/nickname: c'è l'Alessandra, la Fran, la Sofia, la Michela (che domani si laurea quindi facciamo un applauso di incoraggiamento!), la Alice, la Iaia, la Zazee, la Laura, la Feminin Touch, la Oggi Mordo, la Sascha e poi ci sono la Lisa, la Federica, Simone e tutte le mie ex colleghe/colleghi che si manifestano solo attraverso gli anonimi.
Quindi, visto che sono entrata nell'olimpo delle blogger...

mmmmpppffffff. Ok no. Scherzavo.

Dicevo, visto che sono una blogger....cosa fanno solitamente le blogger per ringraziare il proprio pubblico?
Ma un GIVEVEUI, certo!

Visto che a me nessuno regala niente e al massimo me lo fanno pagare di più, mi tocca arrangiarmi con quello che c'è.

No, non prendetela come un occasione per liberare l'armadio da cose che non metto più eh.
A S S O L U T A M E N T E!
Semplicemente mica posso darvi quell'unica Balenciaga che mi sono sudata con il sangue?
O la borsa dello Zio Sergio in pelle d'anguilla fresca di quest'estate della vendita di campionario?
O ancora le scarpe di Prada che ho comprato all'outlet?
Insomma, immagino che voi sarete felicissime di possedere un pezzo di Zitella a casa vostra, un po' come un talismano contro la sfiga, una specie di compendio di cattiverie corrosive che vi salveranno dai mali di ogni giorno.
State o non state fremendo all'idea di vedere cosa ho preparato per voi?

Permettetemi di introdurre questi due splendidi articoli, acquistati ormai 3 anni fa (se non di più) in due eleganti negozi del centro.
Il primo articolo che sono certa vi strapperete dalle mani sono queste favolose decolletè:


Taglia 40 - Tacco 9 cm - Soletta in omaggio (solo perchè non si stacca)
Usate un casino per far credere alla gente che mi potessi permettere delle vere Chanel.

Taglia 40 - Tacco 9 cm
Acquistate il giorno che mi sono fatta il tatuaggio e indossate, tra le altre volte, alla prima festa per i miei 25 anni (io festeggio i 25 anni ogni anno).
Sono un po' rotte e consumate vintage, quindi non sono proprio per tutte.

Ragazze, avrei tanto voluto non cadere anche io in questo clichè dei givevueis e a tal proposito volevo scrivere un bel post di polemica sterile magari con una piccola gallery degli ultimi proposti dalle blogger (quelle vere). Spero tuttavia che non pensiate che non abbia a cuore il vostro bene quanto la Ferragni che anzichè scarpe usate come me, regala borse di Givenchy.
Magari un giorno anch'io avrò una Balenciaga da regalarvi......................................

Certo.

Ma passiamo alla modalità di sorteggio: visto che non ho intenzione di scaricarmi una di quelle applicazioni del cazzo che fanno il conteggio randomico dei commenti (ma per piacere mica c'ho 200 commenti io), sarà a mio insindacabile e imparzialissimo giudizio.
Vince quella che mi piace di più!

Pronte?



Un minuto di silenzio



...

Non so perchè, ma il sorriso di lei mi sembra più sincero.
E' ufficiale: possiamo smettere di parlare del fidanzamento e cominciare a parlare del vestito.

martedì 16 novembre 2010

Chapeau: Posh Spice

Non avrei mai pensato di dirlo... ma è simpatica!



E la cosa sconvolgente è che è pure brava!


Victoria Beckham - Primavera Estate 2011

Comincio a pensare che il British (brand) Designer of The Year se lo meriti.
Anche se per il Designer of the Year io tifo Erdem.


La pazienza è la virtù dei forti

E' ufficiale, da oggi anche io avrò il mio matrimonio reale.
Se mia madre ha visto quello di Diana, mia nonna quello della Grace.... per la mia generazione ci sarà Kate.

9 anni, raga. La Kate ha aspettato 9 fottuti anni.
Kate, hai tutto il mio rispetto.

1° compito da principessa: chiamare Cesare Ragazzi per William.

God save the Queen!


Separate alla nascita

Chi l'avrebbe mai detto.

Pappamolla Rihanna

Amica Rihanna, non ci siamo.


Come te lo devo dire che i capelli rossi non sono la tua storia?
Nè corti nè lunghi figlia mia!
Che poi, fai tanto la rock con i tuoi 13 tatuaggini del cazzo.... che non te ne frega di essere cool e ti metti gli anfibi con il bikini, che non te ne frega di essere politicamente corretta e metti la collanina con scritto 'fuck you' ad una festa di bambini...
Ma se avessi veramente le palle, ecco non ti metteresti le extension solo perchè ti sei pentita di esserti tagliata i capelli.

Pappamolla.
Tzè.

Per la cronaca amica, stai pure da culo.

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