domenica 10 ottobre 2010

10.10.10

Scendo dal treno dopo 2 ore e mezza di nausea su 4 totali di viaggio.
Sono distrutta, vestita a strati come insegna la mamma, carica come un mulo nel deserto, di valigie, borse, shopping di tela (con il pc 'fai che regga fai che regga fai che regga'), i capelli sono freschi di shampoo ma dopo due ore di poggiatesta faccio invidia ad un nido di piccioni, il trucco ai minerali si è smineralizzato prima di Brescia.

Momento Sliding Doors #1

Sono scesa verso la stazione dei Carabinieri, vicina all'uscita verso casa, ma decido di tornare indietro verso i tappeti mobili e di non affrontare la grande scalinata a causa del peso delle valigie.
Percorro il primo tappeto mobile. Sorpasso sulla destra un gruppo di turisti/signori di mezza età che non hanno ancora capito di essere scesi a Milano e di essere costretti a velocizzare il passo.
Sul secondo tappeto mobile aspetto pazientemente di venire avviata verso l'uscita (est?).

Momento Sliding Doors #2

Potevo pacificamente mantenere il passo di quelli davanti a me, invece NO. Decido di velocizzare, ho la nausea, sono stropicciata e ho sete. Tre validi motivi per avere fretta.
Ma ecco che alla mia sinistra vedo un signore molto alto. Alto. Mmmh. Dalla camminata sembra figo.
No, non può essere lui. Cazzo è veramente figo. Chi l'avrebbe mai detto che ci sono ancora dei bei uomini a Milano? Scendo con lo sguardo verso le mani, ha due trolley, li maneggia con destrezza. Alla sua sinistra una riccioluta che per la sua insignificanza estetica nemmeno mi soffermo ad osservare. Vedo solo un bauletto di Vuitton, motivo sufficiente per spostare il mio sguardo nuovamente su di lui. Indossa un vestito, blu. Maddai, è domenica. Non può avere il vestito anche di domenica. Non può, anche nelle mie fantasie erotiche più spinte alla domenica indossa la polo! Aspetto di scorgere il profilo.

Oh cazzo. Sembra lui.

No dai, non può essere che con tutte le volte in cui sono passata per il duomo con il mio miglior vestito e le mie migliori scarpe sperando di incrociarlo all'uscita dell'ufficio, con tutte le volte che sono passata sotto casa sua e ho lanciato un'occhiata al suo portone....lo becco proprio OGGI?
Sto per varcare l'uscita delle stazione, io devo andare dritta ma lui va verso i taxi quindi di fatto mi taglia la strada da sinistra. Alzo lo sguardo, lui lo abbassa.

Cazzo è lui. La Pertica.

Io tiro dritta, ridendo. Ma ridendo che tutti i barboni che mi hanno incrociata nel mio tragitto a piedi verso casa mi hanno riso in faccia di rimando.
No dai, non è vero. Non è possibile che con tutte le volte che io ho preso il treno e con tutte le volte che l'ha preso lui, ci becchiamo proprio oggi.
Chi era quella? Ancora la sua ex? Ma non si erano lasciati, qualcosa come a marzo? Ma poi lui mi ha scritto su linkedin quando? Un mese fa sarà stato ormai?
Bah.
Per essere certa una volta a casa gli ho mandato un sms: 'Potevi salutare!'.
Non risponde, dev'essere con l'Insignificante.

2 commenti:

  1. Ero con te fino all'errore dell'sms finale...certo che ne hai di sfiga. Io avrei aspettato di vedere se scriveva lui qualcosa sull'ennesimo social network...forse su cercocasa.it oppure su sonoindecisosullamiaex.com, sonounuomo.it, sonoungrandissimopirla.it

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