lunedì 26 luglio 2010

Afef e il dramma dell'essere soloinvidiose

Come promesso su Facebook non posso esimermi dall'esprimere la mia opinione su quel ciarpame editoriale pubblicato in settimana da Vanity Fair e consultabile qui.

Sono stata tra le prime a commentare questa perfettamente legittima opinione espressa da Afef.
Riporto alcuni tra gli stralci più interessanti:

Benvenuta nel club, Elisabetta: la gelosia femminile che una donna rivolge a un'altra può essere causa di sofferenza. Mio malgrado, e non provo alcun orgoglio nel constatarlo quotidianamente, sono un'invidiata, e so bene perché: sono una donna piacevole che ha sposato Marco Tronchetti Provera.

Veramente Afef crede che noi donne comuni mortali, quelle che solitamente 'sonosoloinvidiose' invidiamo lei che al terzo matrimonio è andata in sposa a un manager talmente bravo da essere indagato per associazione a delinquere e corruzione di pubblici ufficiali? (fonte Wikipedia e
Sole24Ore).
Veramente invidiamo lei che è famosa solo per essere la moglie di?
Veramente ci interessa sapere chi invita nel suo salotto, nella sua villa, nella sua piscina?
Veramente invidiamo la Canalis in questo momento odiata da tutti, italiani e stranieri come una novella Carla Bruni il cui ultimo passo sarà quello di vergognarsi a sua volta del popolo che l'ha resa celebre mentre ancheggiava sulla scrivania più famosa d'Italia?
Per cosa sono famose queste due donne se non solo per gli uomini che stanno frequentando o che hanno frequentato? La Canalis, non è forse soltanto 'quella che stava con Vieri quando ancora Vieri faceva il calciatore?' e non è quella che adesso sta con Clooney? Afef non è soltanto quella che sproloquiava qualche opinione personale dal salotto (evidentemente si trova bene solo lì) di Costanzo negli anni '90? Cosa fanno queste due ora per affermarsi come individui singoli, autonomi e non dipendenti dai propri consorti? Ah certo, Afef di tanto in tanto se ne esce con sparate come questa. Mentre Elisabetta si impegna a spedire curriculum vitae da presunta attrice per ottenere qualche particina nei serial americani. Ah no, quello lo fa George.

Tanto per capirci su che cosa intendo per manifestazione d'invidia: il giorno del nostro matrimonio un quotidiano nazionale usciva con un articolo dove si teorizzava che ci fossimo lasciati; io finalmente ero tornata a sgobbare e lui mi aveva piantata, anche perché non ero la compagna giusta per stare al suo fianco nei salotti milanesi.

In questo stralcio la mia attenzione è stata letteralmente catturata dall'espressione 'tornata a sgobbare'. Stando alla sua biografia non risulta nessuna professione rilevante se non l'aver espresso qualche sapiente opinione accavallata su una sedia al Costanzo Show.
Ah, certo, ha condotto Scommettiamo che...? con Frizzi. Ocio, che al confronto andare a raccogliere le mele d'estate è na passeggiata.

Malgrado lavori nel non facile ambiente televisivo, non ha mai avuto problemi nei rapporti con le colleghe, che anzi, appena ha potuto, ha chiamato a raccolta a Laglio.

A parte la Corvaglia, la Canalis ha qualche altra amica? Perchè una che stava con Iacchetti e che condivideva con lei la scrivania di Striscia non è molto attendibile come teste.

L'ultima sulla sua partecipazione alla serie tv americana Leverage: l'hanno messa in croce per il suo inglese. Tutte storie. Elisabetta parla molto bene, ha studiato per sapersi esprimere sul set in un'altra lingua, e il risultato è buono.
Certo, tutte storie. I commenti si possono leggere qui e qui e qui.
Il commento più carino che ho letto è stato 'dovrebbe tornare alla sua professione principale: essere la fidanzata di Clooney'.
Immagino che la pessima pronuncia, accento italiano a parte visto che è necessario essendo vitale per il suo personaggio (the italian), sia fortemente voluta dal regista. E poi, dopo cotante leccate di culo, definire il risultato 'buono' è come quando si chiede se quel ragazzo è carino e si risponde 'è simpatico'.

Chapeau, poi, alla determinazione con cui la coppia ha difeso la sua privacy, senza deroghe. Anche se mi auguro di sentir raccontare da Elisabetta, prima o poi, come quest'anno le ha cambiato la vita. Tanto per far rodere d'invidia qualcuno in più.
Veramente determinati, a tal punto che li abbiamo visti in piscina, in giardino, alle Hawaii, sulla moto, a cena in centro a Roma...
Determinazione pura, mi sembra evidente.

Comunque, riconosco veramente un che di elegante e nobiliare lo schiaffo alla gente comune nelle ultime righe, come se anche lei ci godesse a mostrarci tutto il lusso nel quale vive (Afef apre la villa in Tunisia) e nel quale suo marito ci tiene a farla vivere visto che "è ricco abbastanza per comprarmi i gioielli con i suoi soldi".



4 commenti:

  1. Vorrei aggiungere che la signora non ha fatto altro in questi anni che dire che gli italiani sono razzisti e la Tunisia un paradiso salvo poi sposarsene uno e scegliere di vivere in Europa..

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  2. Articolo azzeccatissimo :) Critico al punto giusto ;) Brava!

    Strawberryvogue

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  3. Temo che anche la redazione di vanity si sia accorta della quantità di stronzate pubblicate da Afef e hanno sapientemente rimosso la pagina.
    O forse il popolo delle soloinvidiose è più numeroso e influente di quello delle soloinvidiate?
    tzè

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  4. invidiare Afef?
    Mai, ogni volta che apre bocca t'ammazza come chi alla mattina ha un alito fetente modi camera mortuaria...

    Invidio/ammiro aritisti come Mina, che si è fatta da sola, i soldi se li è guadagnati, artisticamente è una grande riconosciuta, e non è mai sui giornali scandalistici.
    Invidio/ammiro tutte quelle scrittrici che nella storia per pubblicare qualcosa sono andate contro la morale, finendo pure in carcere.
    Invidio/ammiro tutti quei personaggi che sono conosciuti perchè sono cresciuti da soli con la loro abilità, che hanno un vero motivo: esempio regalare canzoni bellissime, o scrivere libri.
    Afef può solo arrivare a credere che sia invidia la nostra, perchè ragiona solo con il cervello di salvadanaio... Non ha l'intelligenza di essersi creata da sola. Ok, ha dalla sua parte la bellezza e i soldi per eventuali ritocchi, ma come tutti i mortali una volta nell'aldilà nessuno si ricorderà di lei. Cosa che non accade per un cantante, un benefattore, uno scrittore.
    Lasciatela nel suo brodo e nelle sue penose convinzioni ;)

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